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In anticipo sul debutto parigino, la Mini Paceman si mette a nudo online. Ecco le prime informazioni ufficiali sulla nuova suvcoupé anglo-bavarese
ET VOILA’ E con questa le Mini sono sette. Dopo un lungo periodo di attesa e uno spogliarello a spizzichi e bocconi, la Mini Paceman, variante coupé della Countryman, sta finalmente per mostrarsi dal vivo. La toccheremo con mano all’imminente salone di Parigi. Intanto, ecco un gustoso antipasto virtuale. Insieme alle prime foto ufficiali sono arrivati infatti anche dati relativi alle prestazioni e agli allestimenti.
8 COLORI Lo stile della Mini Paceman, tra lo sportivo e il modaiolo, lo avevamo inquadrato da tempo. Un mix di linee che tradisce la parentela con la Countryman, sapendo però differenziarsi nei punti giusti. Quelli chiave sono il tetto, dall’andamento sfuggente perché ribassato nella parte finale, e la coda, munita di un lunotto molto inclinato e un portellone il cui taglio intercetta le luci di coda orizzontali.Otto, in tutto,le colorazioni disponibili per la carrozzeria, tra le quali le nuove tinte Brilliant Cooper e Blazing Red, e la Starlight Blue – quella in foto – esclusiva della Mini Paceman.
INSIDE Dentro la Mini Paceman c’è posto per quattro: anche questo la differenzia dalla Countryman. Una seduta sacrificata per conservarne il dna sportivo, accennato dalle forme da Sports Activity Coupé – come la definiscono gli uomini-marketing Mini – e ribadito dagli interni, per i quali sono previsti interni sedili sportivi di serie e rivestimenti in stoffa (di serie), misto pelle-stoffa oppure in pelle integrale (anche di foggia pregiata). Quanto al bagagliaio, conta 330 litri in configurazione a 4 posti potendo arrivare a 1.080col divanetto posteriore abbattuto.
TELAIO Passando alla tecnica, il telaio della Mini Paceman è composto da un asse anteriore del tipo McPherson con bracci trasversali fucinati e da un asse posteriore multilink. Le sospensioni hanno di base una taratura sportiva, ma – senza sovrapprezzo – la Paceman viene fornita con un assetto di serie “normale”, cioè non ribassato e non rigido. Il servosterzo elettromeccanico equipaggiato di serie con la funzione Servotronic per garantire la classica sensazione da go-kart tipica delle Mini.
COOPER S E COOPER D Due a benzina e due a gasolio le motorizzazioni: Cooper, Cooper S, Cooper D e Cooper SD. La Paceman Cooper S, che abbina il turbo TwinScroll all’iniezione diretta, accelera da 0 a 100 km/h in 7,5 e, con una coppia massima standard di 240 Nm, all’occorrenza può mettere a disposizione un overboost di 20 Nm aggiuntivi in un range compreso tra i 1.700 e i 4.500 giri/min. La palma del motore più parco del mazzo spetta invece al 1.6 da 112 cv della Cooper D, accreditato – da Mini- di un consumo nel misto di soli 4,4 l/100 km.
ALL4 Tutti i motori si abbinano di serie a un cambio manuale a sei marce, ma per tutti c’è l’opzione – a pagamento – dell’automatico a 6 rapporti Steptronic, per la Cooper S e per la Cooper SD anche con palette la volante. La trazione ALL4 è invece disponibile per le Paceman Cooper S, Cooper D e Cooper SD.