La prima Mini a zero emissioni mutuerà (e perfezionerà) la tecnologia da BMW i3. Eccola in azione mentre traina un Boeing 777
ATTO DI FORZA Non scherzava affatto, Mini, quando in passato sosteneva che avrebbe presto dato alla luce una vettura a propulsione elettrica. Mostrata a più riprese ai Saloni dell'auto, la concept di Mini Cooper E si trasformerà entro fine 2019 (produzione a partire da novembre) in un modello di serie. Dopo i primi indizi ottenuti grazie alle spy photos di un esemplare intento a fare il pieno di elettricità, ai rendering ufficiali diffusi da Mini, infine a nuove foto di un modello senza camouflage a spasso per Los Angeles (è tutto in gallery), ecco un video trailer tutto adrenalina e ormoni di toro.
MUSCLE CAR La breve clip inaugura una serie di altri video che sui social network accompagneranno il lancio di Mini Cooper E, e che ritrae un prototipo di Cooper SE (la variante più sportiva) mentre trascina nientemeno che un Boeing 777F di Lufthansa Cargo. In totale silenzio, Mini elettrica è in realtà un prodigio di potenza, e soprattutto coppia motrice. Al punto tale che anche portare al guinzaglio un jet da 150 tonnellate a vuoto è un gioco da ragazzi. Divertente, in pieno stile Mini.
COME È FATTA Esibizionismi a parte, Mini Cooper E è un'elettrica tutta da scoprire. I primi dettagli diramati da BMW Group furono due immagini virtuali che immortalavano rispettivamente il frontale e il disegno dei cerchi. Apprendiamo così che Mini Cooper E adotterà una griglia esagonale totalmente chiusa, priva cioè di qualsiasi fessura di raffreddamento. D'altra parte, sotto il cofano di un'elettrica non esiste alcun motore termico da ventilare. La soluzione della griglia coperta migliora nel contempo anche il coefficiente aerodinamico.
TESTA O CROCE Altro particolare sono dunque i cerchi ruota dallo stile a loro volta rivoluzionario. La "croce" leggermente asimmetrica generata dalle razze (se così si possono chiamare) e introdotta proprio dalla Mini Electric Concept raggiungerà perciò la produzione. Notare inoltre come i cerchi riprendano il design della griglia frontale stessa. Il rotolamento delle ruote dovrebbe insomma contribuire all'effetto scenico di Mini Cooper E anche una volta in movimento.
BECCATA I bozzetti ufficiali Mini corrispondono infine a ciò che si (intra)vede addosso al muletto di Mini Cooper E sorpreso sulle Alpi austriache mentre ricarica le sue batterie agli ioni di litio, e a quello paparazzato in pubblico in California. Calandra sigillata, cerchi ruota a "X". E ovviamente, una presa di corrente anziché il classico bocchettone di accesso al serbatoio (che non c'è). Per il resto, abbiamo la solita Mini 3 porte e il suo iconico profilo che matura da sbalzi corti e vetratura verticale.
COOPER SE? Confermate dunque le indiscrezioni di una variante sportiva, alla quale Mini imporrà il nome di Cooper SE. Un'alternativa high performance rientra dopotutto nella logica, specialmente se come pietra di paragone si sceglie BMW i3, della quale esiste anche la variante i3s, e che di Mini Cooper E è musa ispiratrice. Ne sapremo di più quando Mini, al Goodwood Festival of Speed 2019, allestirà uno stand dimostrativo.
I3S DOCET Dando per buoni i rumors relativi a Mini Cooper SE, e di una sua stretta parentela con BMW i3s, la potenza ammonterebbe a 184 cv, la coppia a 270 Nm, l'accelerazione 0-100 km/h a un valore inferiore ai 7 secondi, infine la velocità massima a 160 km/h. Autonomia di 400 km, tempi di ricarica a loro volta più efficienti, con l'80% della barra di energia pareggiabile in 40 minuti. Ripetiamo, sono ipotesi. Riportiamo l'asticella al 2019, e a Mini Cooper E "vulgaris".