Alla Mini non hanno dubbi: l'auto del futuro sarà elettrica. Lo dimostrano approntando 500 esemplari destinati agli States privi di motore a scoppio e spinti solo da una batteria agli ioni di litio. Il tutto in attesa di un modello di serie realizzato anche per l'Europa.
PROVE GENERALI Non è qualcosa di definitivo, pronto per la catena di montaggio, ma parlare di un semplice prototipo sarebbe altrettanto ingiusto. La Mini E che sfilerà sotto i riflettori del Salone di Los Angeles nella seconda metà di novembre si può considerare come una sorta di prova generale di quella che sarà la Mini elettrica prossima ventura. Una preserie tirata in 500 pezzi numerati che saranno distribuiti in California e negli stati del New Jersey e di New York ad altrettanti clienti con la formula del leasing per un anno, con possibilità di proroga, prima di un rientro alla base per tutte le analisi del caso
LA SIGNORA IN GIALLO (E GRIGIO) Riconoscere questa Mini sulle highway non sarà certo difficile, complice una veste cromatica esclusiva. Per tutti e 500 gli esemplari alla Mini hanno studiato una divisa sociale: la carrozzeria è Dark Silver, il tetto Pure Silver e c'è un'abbondante spruzzata di giallo a vivacizzare il tutto, per i bordi del tetto, le coppe degli specchi e i loghi sparsi qua e là, che rappresentanouna spina elettrica stilizzata. Il giallo fa da filo conduttore anche nell'abitacolo, dove lo si ritrova a livello delle cuciture e della strumentazione.
DUE CUORI E UNA BATTERIA Ciò che rende la E una Mini inconfondibile è però l'assenza del divano posteriore. La configurazione a due posti è indispensabile per far posto alla batteria agli ioni di litio composta da 5.088 cellule riunite in 48 moduli. L'accumulatore ha una capacità totale di 35 kWh e trasmette l'energia sotto forma di corrente continua a una tensione di 380 Volt al motore elettrico. Quest'ultimo ha unapotenza di 204 cv, con una coppia massima di 220 Nm. Quanto basta per far scattare la Mini E da 0 a 100 in soli 8,2 secondi nonostante il peso raggiunga quota 1.465 kg, mentre se la velocità massima non supera i 152 km/h è solo per l'intervento prudenziale della centralina. La stazza da peso medio-massimo fa sì che il controllo elettronico della stabilità DSC sia tarato ad hoc e l'impianto frenante sia potenziato.
TUTTO IN DUE ORE E MEZZA Oltre alle prestazioni, merita due parole anche l'autonomia. La Mini E è accreditata di un raggio d'azione di circa 200 km. Un "pieno" di 28 kWh viene infatti utilizzato al ritmo di un kWh ogni 7 km, con un costo quindi anche ben inferiore a quello dei carburanti "normali", a prescindere dall'azzeramento delle emissioni nocive. Esaurito il pieno, basta attaccare la macchina in garage al caricabatterie Wallbox fornito in dotazione per ritrovare di nuovo l'indicatore di carica che sostituisce il contagiri sui massimi nel giro di due ore e mezza. Nella guida normale, a ricaricare parzialmente le batterie provvede il sistema di recupero dell'energia in decelerazione, utile anche a fornire un effetto freno motore che rende la guida molto simile a quella di un'auto con motore termico.