Michelin lancia tre nuovi prodotti nella sua collezione autunno-inverno. E le novità sono per tutti i segmenti, dalle utilitarie alle Suv.
BOOM Nel corso degli ultimi anni il mercato dei pneumatici invernali è letteralmente esploso. Il proliferare di provvedimenti che impongono l'obbligo di catene a bordo o la presenza di coperture M+S ha fatto sì che molti automobilisti si convertissero a queste gomme e che, nel contempo, si scatenasse la concorrenza tra i costruttori, pronti a sfornare prodotti sempre più versatili e performanti. Un esempio viene da Michelin, che nel corso degli ultimi due hanno ha coompletamente rinnovato la sua gamma invernale. Per la nuova collezione autunno-inverno sono tre, in particolare, i pneumatici che si evolvono, ovvero il Michelin Alpin, Pilot Alpine Latitude Alpin.
DI BENE IN MEGLIO Andiamo con ordine e partiamo dal primo, l'Alpin A4, pensato per le macchine che popolano i segmenti dall'A al C, comprese le monovolume di taglia media. Questo pneumatico è offerto in 72 misure (ma presto diventeranno 81) per cerchi con diametro dai 13 ai 17 pollici e nelle serie da 80 a 70, con codici di velocità T, H e V (quindi dai 190 km/h ai 240). Tra le sue peculiarità ci sono il battistrada molto intagliato chiamato Full Active Tread e la mescola HelioCompound+, a base di silice e olio di girasole, capace di mantere la gomma elastica anche al freddo, di stabilizzare la rigidità della gomma nel tempo aumentandone al durata e di diminuire l'eventuale surriscaldamento. Rispetto alla generazione precedente, migliorano del 10% la capacità di spunto su terreni scivolosi e la durata, mentre gli spazi d'arresto diminuiscono del 5%.
DENOMINATORE COMUNE Il Michelin Pilot Alpin PA4 e il Longitude Alpin LA2 condividono molte tecnologie, pur rivolgendosi il primo ad auto stradali di taglia e prestazioni medio-superiori e il secondo a Suv e crossover anche alto di gamma. A fare da denominatore comune è la strategia Ridge-n-Flex, che mette assieme il battistrada scolpito MaxiEdge con lamelle autobloccanti StabiliGrip e la mescola HelioCompound 3G, che affina le già citate doti della versione +. Se quest'ultima novità non si può vedere, a occhio nudo si nota invece subito come le due gomme presentino un disegno più ricco di intagli e spigoli rispetto al passato, anche se i tecnici giurano che ciò non comprometta tenuta e stabilità, visto che sotto sforzo i tasselli si appoggiano l'uno all'altro facendo forza come in un pacchetto di mischia.
CARTA CANTA I risultati annunciati, frutto di test condotti dal TÜV, sono lusinghieri. Per il Michelin Pilot Alpin PA4 i tecnici parlano di una riduzione degli spazi d'arresto di tre e quattro metri rispettivamente su superfici bagnate e innevate, con un miglioramento anche della motricità e del controllo in curva. Per il Longitude Alpin LA2 i progessi sono inferiori ma solo di poco: 2 metri in meno nelle prove di frenata sul bagnato e 3 in quelle su ghiaccio, anche qui abbinate a un miglior grip in ogni condizione.