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Da Mercedes una nuova famiglia di Diesel. Il debutto sulla E 220d
IL CAPOSTIPITE I motori Diesel avranno un ruolo ancora molto importante nel futuro prossimo del trasporto su gomma e in particolare per le auto e i commerciali leggeri. E' questa la convinzione della Mercedes che, se da una parte lavora alla mobilità ibrida ed elettrica, dall'altra non smette di sviluppare motori termici sempre più efficienti. Il frutto degli sforzi fatti a Stoccarda negli ultimi cinque anni si potrà vedere e toccare con mano al Salone di Ginevra. Sotto i riflettori sarà infatti esposto il nuovo due litri turbodiesel che farà da capostipite a un'inedita famiglia di unità a gasolio con struttura modulare, capaci di essere montati sui vari modelli trasverlamente o in posizione longitudinale, abbinati alla trazione posteriore o a quella integrale 4Matic.
UN OTTIMO INIZIO La prima macchina che utlizzerà il nuovo turbodiesel OM654 - questo il suo nome in codice - sarà la Mercedes Classe E, nella variante E 220d, nelle concessionarie a primavera e sicura best seller della gamma, almeno in Italia. Rispetto al 2.1 CDI che va a sostituire, il nuovo 2.0 fa segnare un passo avanti epocale.Realizzato in alluminio (una primizia), fa fermare l'ago della bilancia a soli 168,4 kg, contro i 202,8 del predecessore (in termini percentuali il calo è del 17%). Complici l'attento studio dei pistoni in acciaio e la riduzione degli attriti interni del 25% (spicca il trattamento Nanoslide a basso attrito per le pareti dei cilindri), questo quattro cilindri taglia del 13% emissioni e consumi. Questi ultimi oscillano tra i 3,9 e i 4,3 litri a seconda delle versioni, pur a fronte di un netto incremento di potenza (da 125 kW si passa a 143, ovvero da 170 a 195 in termini di cavalli). e di una coppia massima invariata di 400 Nm. Le prestazioni? Davvero niente male per un due litri così parco: per lo 0-100 si parla di 7,3 secondi, mentre la velocità di punta si annuncia nell'ordine dei 240 km/h.
