Dopo la rapida occhiata iniziale alle poche immagini circolate in rete a settembre, il nuovo model year della roadster giapponese torna sotto la lente per un'analisi più approfondita. Un atto dovuto, visto che le novità sono più numerose e importanti di quanto si direbbe a prima vista.
IL PENTAGONO Quando l'anno prossimo festeggerà il suoventesimo compleanno, la MX-5 soffierà sulle candeline con una "bocca" più aperta. Una nuova presa d'aria maggiorata, di forma vagamente pentagonale e non più ovale, è infatti la novità più evidente del model year 2009, che nelle scorse settimane ha sfilato al Mondial de l'Automobile di Parigi. Si tratta di una modifica che in Mazda hanno voluto per incattivire un po' la linea, con il contorno di uno spoiler più pronunciato. L'obiettivo si può dire centrato grazie anche a sottoporta più scolpiti e a un paraurti posteriore più massiccio, che fa sembrare la roadster giapponese più spallata, come reduce da sedute in palestra.
OCCHIO AL DETTAGLIO In occasione di questo leggero restyling, i tecnici giapponesi hanno però pensato bene di introdurre numerose altre modifiche, meno vistose, forse, ma ugualmente utili a rendere la MX-5 più divertente e godibile che mai. Prima di arrivare alle innovazioni più succose, l'occhio cade anche nell'abitacolo. Qui si notano una strumentazione rivista nella grafica e ora più leggibile e diversi pannelli per l'interno delle porte che lasciano più spazio alle gambe, oltre a interventi di dettaglio alla consolle e ai comandi della climatizzazione: rivestimenti più soffici e cornicette cromate aiutano a creare un'impressione di maggior qualità.
FIATO ALLE TROMBE Un occhio clinico potrebbe forse notare differenze anche nella scala del contagiri, sintomo di più profondi interventi sotto il cofano. Sulle versioni due litri, infatti, si segnala la presenza di un albero motore e di pistoni inediti e di nuove molle per le valvole. Simili interventi si traducono in una maggior propensione del quattro cilindri a girare a regimi più alti. La potenza massima è ora erogata a 7.000 giri anziché a 6.700 mentre il massimo regime di rotazione consentito dal limitatore passa dai 7.000 ai 7.500 giri. Per rendere la guida ancora più coinvolgente, alla Mazda hanno accordato per bene anche l'impianto di alimentazione, dotato di un sistema chiamato ISE (Induction Sound Enhancer) che rende più squillanti le risposte del motore alle sollecitazioni dell'acceleratore.
COMPLIMENTI PER LA TRASMISSIONE Nuove e più intense emozioni le promette anche il cambio manuale a sei marce, dopo che gli ingegneri giapponesi hanno lavorato di fino sui sincronizzatori per migliorare gli innesti. Con il model year 2009 arriverà anche in Europa la possibilità di scegliere in alternativa la trasmissione automatica Activematic, sempre a sei marce. I suoi fiori all'occhiello sono due dispositivi elettronici: il Direct Activematic, che permette l'uso dellafunzione sequenziale tramite le palette al volante anche con il selettore in Drive e non necessariamente in Manual, e l'Active Adaptive Shift, che cerca d'interpretare lo stile di guida del pilota adattando di conseguenza i tempi e la rapidità delle cambiate. Nella lista degli optional, assieme al cambio, spuntano uno stereo Bose più raffinato e sedili riscaldabili regolabili su cinque livelli. Della dotazione di serie fanno invece ora parte anche un indicatore della temperatura esterna e uno del consumo medio.
GEMELLE DIVERSE Ultime ma non meno importanti sono le modifiche alle sospensioni anteriori, con un centro di rollio abbassato e una diversa taratura a vantaggio di una maggiore reattività ai comandi dello sterzo. Un discorso a parte lo merita infine la versione Roadster Coupé il cui tetto rigido ripiegabile isola meglio l'abitacolo con l'aggiunta di materiale fonoassorbente. Per differenziarla maggiormente dalla sorella con capote in tela, i vertici della Casa hanno voluto piccole modifiche estetiche. Alla voce segni particolari spiccano dunque adesso una finitura a rete per la mascherina, maniglie delle porte e cornici interne dei fari cromate e la terza luce di stop chiara piuttosto che rossa.