Il Tridente lucida le punte e guadagna una consonante. Muscoli, freni e cuore generoso incattiviscono la GranTurismo. Fino a farla diventare la Maserati più veloce di sempre. In vetrina a Ginevra, ad un anno esatto dal debutto della versione normale.
STRETCHING Il rinascimento Maserati, che ha festeggiato nel 2007 il ritorno del segno "+" nei bilanci, passa anche attraverso l'allargamento dell'offerta. Una delle ricette più collaudate e praticabili in campo automotive sono le versioni cattive, rivisitate con più o meno misura in forma e contenuti. La GranTurismo griffata Pininfarina, con il suo design affusolato, aveva debuttato giusto un anno fa a Ginevra. Oggi torna, inforcando un Tridente più appuntito e guadagnando una lettera. Aggiunge una S e un make-up estetico e meccanico sufficiente a giustificare la notizia. E anche l'acquisto, per chi aveva giudicato un filo tranquilla la versione base.
TRAPIANTO DI CUORE Non una nuova auto, ma una GT dall'intonazione diversa. Più metallara, meno conformista. Sotto il lungo cofano si nasconde la prima novità, in comune con la cugina lontana, di nome 8C e di cognome Alfa Romeo: l'otto cilindri a V con 32 valvole cresce in centimetri cubi, raggiungendo quota 4.700. E cresce in coppia, erogazione ancora più corposa e cavalleria, ora a quota 440 (405 sulla versione "base"). Quasi a rispondere alla parte di stampa internazionale che ha apprezzato le doti stradali della GranTurismo ma anche caldeggiato la crescita della mandria. Il fabbro col Tridente però non si è limitato alla ricerca dei puledri.
FERRO BATTUTO Sono esclusivi e nuovi anche i dischi freno, sempre Brembo ma con tecnologia Dual Cast, adottando una ricetta simile a quanto visto sulla Quattroporte GT S. L'accoppiamento di ghisa e alluminio in unica fusione con pinze a sei pistoncini si annuncia mordace e sufficiente a cambiare il feeling complessivo di guida, ispirato alle sensazioni racing. Esclusivo per la GranTurismo S anche il nuovo cambio robotizzato con frizione bidisco a secco, battezzato MC shift, che promette passaggi di rapporto fulminei (100 millisecondi). Rimane inalterato lo schema transaxle, che significa distribuzione dei pesi davvero da sportiva (prossima al 50-50) e memoria storica delle sportive di inizio secolo rispettata. Risultato finale: la GranTurismo S é la Maserati di normale produzione più veloce di sempre (295Km/h la punta massima), brucia lo0-100 in 4,9 secondi e frena da 100Km/h a 0 in soli 35 metri.
ESTETISTA A livello estetico il cambio di tono nell'abbigliamento è contenuto. Rimangono le dentature inverse della mascherina. Rimangono le forme affusolate del cofano da bolide, con i passaruota anteriori che formano gobbe necessarie a nascondere pneumatici 235/35 da venti pollici. E rimangono anche le branchie sui fianchi che, insieme al padiglione affusolato, contribuiscono a mascherare una lunghezza importante e la condivisione di piattaforma con la Quattroporte. In altre parole la GranTurismo cambia poco. Sono nuovi invece i cerchi bruniti e alcuni particolari, come i fregi rossi sul Tridente e le pinze, infuocate, che traspaiono dai cerchi e le minigonne laterali. Si intravedono anche al posteriore le uscite dello scarico ridisegnato. Elementi vistosi ma coerenti con il carattere ruspante di una GT al peperoncino.
PARENTELE E GUSTO Nuove attenzioni anche per gli spazi abitativi. All'interno del bozzolo a 2+2 posti ci sono nuovi sedili, finiture di pelle e Alcantara made in Poltrona Frau. Perché di sportive incattivite se ne possono trovare molte in giro, ma il gusto del design, dell'arredamento e della "bella macchina" sportiva rimane per fortuna un orgoglio tricolore. La contaminazione Alfa-Maserati inizia dunque a dare i primi frutti, non solo sui documenti aziendali ma anche nella possibilità di scelta per gli appassionati. Senza contare che il motore condiviso con la 8C ha nel Dna i geni delle Scuderie Ferrari.
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