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Unione Europea

UE, Luca de Meo contro Euro 7: “Preferiamo gli incentivi alle auto elettriche”


Avatar di Claudio Todeschini , il 31/01/23

1 anno fa - UE, Luca de Meo contro Euro 7: “meglio gli incentivi alle elettriche”

Luca de Meo, la sfida all’Unione Europea per il futuro dell’automobile
Il CEO del gruppo Renault e presidente di ACEA chiede alla UE una politica dell’auto che permetta di affrontare la sfida con il resto del mondo

Luca de Meo è CEO del gruppo Renault, ma anche il presidente di ACEA, l’associazione di costruttori automobilistici europei, ed è proprio in questa veste che ha scritto una lettera aperta all’Unione Europea, chiedendo una politica più incisiva, strutturata e ambiziosa per l’industria dell’automobile, per non perdere competitività e non rimanere indietro rispetto alla concorrenza delle altre aree del mondo, USA e Cina in particolare.

LE PAROLE DI DE MEOL’industria dell’automobile europea ha avuto per molto tempo un vantaggio competitivo nella catena di valore legata ai veicoli con motore a combustione interna”, ha dichiarato de Meo ai giornalisti. “Con le auto elettriche non sarà più così, almeno non nel breve termine. I nostri competitor hanno accumulato una serie di vantaggi che noi semplicemente non abbiamo ancora, in particolare per l’approvvigionamento di batterie per le auto elettriche. A questo si aggiunge che il supporto delle autorità locali e nazionali per loro è stato impressionante, e sta ancora aumentando in Cina e negli Stati Uniti. Tramite l’Inflation Reduction Act (IRA), vediamo che gli Stati Uniti stanno spingendo l’industria verso una transizione ecologica, mentre l’approccio dell’Europa rimane quello di regolare l’industria in maniera poco coordinata''.

L’ATTACCO A EURO 7 La proposta sugli Euro 7, per esempio, impone vincoli poco realistici all’industria, al punto di rallentare il processo di decarbonizzazione. “Rispettare i vincoli Euro 7 porterebbe a un incremento dei costi che rischia di dissuadere la gente dall’acquisto di auto nuove”, avverte de Meo. “Questo porterebbe ad allungare ancora di più la vita del parco auto circolante, il che vuol dire auto più vecchie, con emissioni più alte, che circolano per più tempo sulle nostre strade. Crediamo di poter ottenere un miglior rapporto costo benefici se orientassimo gli investimenti richiesti da Euro 7 verso l’elettrificazione, rendendo più accessibili le auto elettriche, e sviluppando tecnologie a zero emissioni che migliorino il parco circolante”.

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IL PIANO DELL’EUROPA Se gli Stati Uniti hanno l’IRA, l’EU ha il Green Deal Industry Plan, presentato nel 2020 e che, se portato avanti con successo, sottolinea de Meo, potrebbe essere un primo passo per tenere gli investimenti in Europa, senza compromettere il libero scambio in tutto il pianeta. Allo stesso modo, il piano per le materie prime (che parte del GDIP) potrebbe aumentare la capacità della EU di estrarre, raffinare e processare le materie prime, al tempo stesso mettendo in sicurezza la catena dei fornitori. Diversamente, i produttori continueranno a trovarsi in condizioni di svantaggio rispetto ai costruttori di altre regioni del mondo.

MERCATO IN CRESCITA ACEA prevede scenari positivi per il mercato del nuovo: “nonostante le molte incertezze, nel 2023 il mercato dovrebbe iniziare a recuperare il terreno perduto”, ha aggiunto il Direttore Generale di ACEA Sigrid de Vries. “Ci aspettiamo di vendere 9,8 milioni di auto quest’anno, il 5% in più rispetto al 2022. Rimaniamo comunque sotto del 25% rispetto ai livelli pre-covid, a dimostrazione che la situazione è ancora delicata. In questo contesto è ancor più importante che l’industria automobilistica europea rafforzi la sua posizione nel mercato globale”.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 31/01/2023
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