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Lotus Hot Wheels


Avatar Redazionale, il 26/11/07

16 anni fa - Dal giocattolo alla realtà

Sembra un gioco da bambini: costruttori veri che disegnano sogni automobilistici in scala. Invece, riportando tutto a dimensioni reali, si possono intuire i fondamentali dell'evoluzione stilistica Lotus. Da marzo sugli scaffali dei negozi di modellismo, sulle strade chissà.

GIOCO CONTINUO Uno dei luoghi comuni vuole che il genere maschile, crescendo, continui a giocare. A cambiare sarebbero i giocattoli, più grandi e sofisticati. Forse per questo Mattel ha indetto un concorso per designer e costruttori: disegnare un automobile che catturasse lo spirito Hot Wheels, senza dimenticare il DNA di marca. Obiettivo finale? Una nuova linea di modellini rigorosamente in sala 1:64. Idea originale, giocata sulla contaminazione tra reale-virtuale e lavoro-gioco. Hanno risposto Dodge, Ford, GM, Honda, Mitsubishi (la vincitrice) e Lotus. E la proposta più interessante arriva proprio dalla Casa inglese: con qualche aggiustamento ci potranno giocare anche i grandi.

AMMISSIONI LUDICHE Il concept Hot Wheels non è stato pensato solo per le camerette dei bambini. In mezzo alle ammissioni ludiche diRussel Carr, capo del design Lotus, "tutti abbiamo giocato da piccoli con i modellini e l'idea di disegnarne una ha rappresentato un grande divertimento", si intuisce che le forme anticipano la prossima generazione di sportive Lotus. Conosciuta all'interno della factory inglese con il nome in codice Project Eagle. Non resta che guardare le linee avvolgenti e disegnate a partire dalle ruote. Tutta la carrozzeria prende le forme dalle sportive ed essenziali di Elise ed Exige, riattualizzandole come se ci trovassimo nel 2015.

TRATTI DI FAMIGLIA Il cofano corto e appiattito al centro, i fari-occhi affilati, la bocca aperta che sembra quasi ridere o parlare, come hanno insegnato le auto viventi di Cars. Tutti particolari che disegnano un viso furbetto. Gli archi passaruota affusolati dominano la fiancata, scavata nel mezzo come una bottiglia di Coca Cola d'epoca. A completare l'effetto scenico ci pensano le prese d'aria laterali e il treno posteriore, che chiude all'improvviso le forme meccaniche. Il cockpit rastremato come su un caccia supersonico e aperto come quello di un motoscafo sembra pensato apposta per grandi e piccini, che vogliono "guardare" o sognare di sedersi al volante.

PIÙ DIFFICILE Steven Crijins, a lui si devono i colpi di matita, parla di un alto coefficiente di difficoltà legato alla destinazione d'uso finale. Particolari studi ergonomici e tattili sono stati effettuati per consentire di giocarci come si deve. Mentre con il format (75mm di lunghezza) sono arrivate vere e proprie sfide stilistiche. Qui non c'è posto per marchi extra large, facile scorciatoia sui cui indulgono molte Case per caratterizzare auto che potrebbero indossare qualsiasi simbolo. No, la Lotus Hot Wheels doveva essere riconoscibile come tale al primo sguardo, basandosi solo su lineamenti e proporzioni. Anche se basta il palmo di una mano per nasconderla.

TEMI VERI Si ritrovano altri temi storici della Casa inglese, a partire dal downsizing strutturale: banditi tutti gli orpelli e rigoroso rispetto della forma piegata alla sostanza. Per finire con le leggi della fisica: alettone ed estrattore riportano alla memoria le monoposto in total black che furono protagoniste dell'epoca "effetto suolo". Un bel giocattolino, che i visitatori dell'ultima edizione del Sema, tenutasi a Las Vegas, hanno potuto ammirare in scala 1:5.

STRADE E SCAFFALI Nell'attesa dell'ingrandimento definitivo a dimensioni reali, con qualche probabile aggiustamento, passa in archivio un nuovo esperimento di design (e marketing). Dove l'oggetto automobile rimane al centro ma cerca ispirazione stilistica in mondi contigui, in questa occasione sconfinando nel mondo ludico. Nissan ha tentato un'operazione simile per il sistema multimediale GT-R, affidato ai maghi del videogame di Poliphony. A proposito, per la prima volta Hot Wheels commissiona all'esterno il design dei propri modellini e, per la prima volta, un giocattolo anticipa una Lotus del futuro. Da marzo 2008 sugli scaffali per bambini, a seguire sulle strade dei grandi.

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Pubblicato da Luca Pezzoni, 26/11/2007
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