Con il nuovo model year l'inglesina tuttopepe diventa ancor più prestante nell'uso sportivo, grazie a una dieta ferrea e a un'aerodinamica curatissima. Il prezzo di listino di 64.900 euro è giustificato da una componentistica di prima qualità.
SUL CONFINE Una sportiva Doc con il vizietto della pista oppure un'auto da corsa omologata per circolare in strada? Capire quale definizione calzi meglio alla Exige Cup 260 è maledettamente difficile. Alla Lotus hanno costruito la fortuna di questo modello sulla sua doppia personalità e si guardano bene dal cercare di sbrogliare la matassa. A ben vedere l'ultima edizione 2010 compie un altro piccolo passo verso la galassia dei cordoli ma senza rinunciare alla possibilità di circolare in mezzo al traffico, come una tranquilla berlina tutta lavoro e famiglia.
CARBONIO OVUNQUE L'andamento dei flussi d'aria è studiato con precisione millimetrica e gestito attraverso l'uso di splitter, alette che indirizzano ogni alito di vento là dove serve e lo sfruttano al meglio. Un ruolo molto importante è giocato anche dal nuovo diffusore posteriore, sempre in carbonio. Nello stesso materiale superleggero sono realizzati numerosi elementi, quali il tettuccio con snorkel per l'intercooler incorporato, il portellone, il pannello superiore del cruscotto e i sedili a guscio omologati FIA e HANS.,
PESO PIUMA Come già sull'edizione 2009, la dieta continua, con un volano alleggerito e una batteria Motorsport che assicura da sola 5 kg rispetto a un accumulatore tradizionale. Un ulteriore risparmio di peso è assicurato dall'adozione di cerchi forgiati a cinque razze, tra i più leggeri in circolazione, con l'ago della bilancia che si ferma a 5,65 kg per quelli anteriori e a 7,75 per quelli posteriori. I pneumatici sono Yokohama A 048, con una mescola specifica, studiata apposta per la Lotus.
SUA ALTEZZA Un'altra griffe di prestigio, Ohlins, è sugli ammortizzatori, regolabili in compressione su 60 posizioni e in estensione su "sole" 22. Per consentire ai piloti più smaliziati e sensibili di regolare l'assetto a piacimento, anche la barra stabilizzatrice anteriore può essere settata più o meno rigida e si può variare anche l'altezza da terra, da 130 a 120 mm. E a proposito di rigidità, cresce del 30% quella del telaietto posteriore. Nella parte centrale si ritrova la "vasca" in estrusi di alluminio rivettati e incollati, integrata nella zona anteriore da una struttura composita chiamata a dare una mano in caso di urto frontale.
CHE NUMERI! Il motore è a sua volta confermato. Si tratta di un quattro cilindri 1.8 di origine Toyota con fasatura variabile delle valvole e sovralimentato da un compressore volumetrico. La coppia massima è di 236 Nm a 6.000 giri e il picco di potenza di 260 cv a 8.000 giri, con la centralina che all'occorrenza dà però la possibilità di allungare per un paio di secondi fino a quota 8.500. Su strada i numeri si fanno ancora più interessanti. La Exige Cup 260 scatta da 0 a 100 in soli 4,1 secondi, una prestazione replicabile più facilmente con l'eventuale ricorso al Launch Control. Insistendo con l'acceleratore, questa Lotus raggiunge i 160 in 9,9 secondi e tocca una velocità massima è di 245 km/h. Il tutto senza perdere più di tanto di vista l'ambiente, con una percorrenza media dichiarata di 11,8 km/litro e con emissioni di 199 g/km di CO2.