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Lotus Europa S


Avatar Redazionale, il 21/12/05

18 anni fa - Lo spirito Lotus riveduto e corretto.

Il nome e, in parte la formula, sono riprese dall'illustre progenitrice degli Anni 60: spirito Lotus riveduto e corretto. Ma non di una Elise ipervitaminizzata, bensì di una vettura che tenta di conciliare sportività e comodità da business class. O quasi. Da luglio su tutte le strade, specialmente quelle con molte curve.

ANELLO MANCANTE Dopo Elise ed Exige la prossima Lotus si chiamerà Europa e completerà una gamma di sportive inglesi nude e crude. Nasce con l'intento, neppure troppo nascosto, di accontentare quei clienti che, pur apprezzando lo spirito di Colin Chapman, alla fine hanno sempre ripiegato, si fa per dire, su sportive più borghesi. La formula è quella di sempre, leggerezza tanta, potenza quella che basta, materiali pregiati. Il tutto studiato in funzione del piacere di guida. In più, questa volta, c'è qualche concessione al lusso, come gli interni meglio rifiniti, e alle comodità, con un bagagliaio non solo nominale. Tutto senza esagerare però, per non urtare i puristi del marchio.

A VOLTE RITORNANO

Chi è nato dopo il '70 farà fatica a ricordare. Ma basta sfogliare gli almanacchi storici per scoprire che una Lotus Europa è già esistita e aveva incontrato gloria sulle strade del mondo. Prodotta dal 1966 al 1975 fu una delle prima auto a motore centrale a conciliare sportività vera e accessibile non solo alle tasche dei più fortunati. Agli esordi poteva contare su un propulsore Renault, più tardi sostituito da un motore più potente "made in Lotus".

BRUTTINA

La prima Europa non presentava forme particolarmente affascinati ma di certo riscosse un successo di critica, entusiasta per le doti di guidabilità, e anche di pubblico. Tra l'altro, in ossequio a manie tipicamente inglesi per le kit car,  per un certo periodo fu acquistabile anche "smontata" in modo da accontentare anche gli appassionati del "fai da te". Tanto per fare due cifre, la versione Special del 1972 poteva contare su 126 cv, aveva un'alimentazione a carburatori orizzontali doppio corpo, raggiungeva i 200 km/h e pesava solo 685 kg. Altri tempi. Auto di nicchia, per intenditori e appassionati, con poco spazio non solo per le comodità ma anche per numeri roboanti. Enorme, invece, il piacere di guida, quello vero.

NICCHIE DI NICCHIE

. TEMPI MODERNI E poiché le repliche funzionano sempre e danno sicurezza, soprattutto a chi le produce (anche se qui oltre al nome c'è poco in comune con la progenitrice) ecco una brava Lotus Europa versione nuovo millennio. Come d'uso tra le Case, si è andati a sconfinare in territori confinanti, in questo caso nel terreno dellesportive più addomesticate, quelle buone non solo per un giro in pista ma anche per un week end in riviera. Per chi la Elise/Exige è troppo scomoda, estrema e non ci si può caricare la sacca da golf. Una nicchia della nicchia.

QUESTIONE DI LINEA

La nuova nata poggia su un telaio differente, denominato Type 121 in luogo del Type 111 della Elise. L'Europa, anche esteticamente, ha una personalità meno brillante. Con un look molto più orientato al Gran Turismo che alla pista. E forse, proprio per questo, un po' meno personale e un filo orientaleggiante. Anche se non mancano grinta e soluzioni pistaiole.

ATLETICA

La nuova sportiva a motore centrale unisce linee snelle a una giusta quantità di muscoli che vanno a disegnare un'immagine atletica. La bocca larga che domina il frontale, scavato nel mezzo, trova rispondenza in un posteriore non da meno, che tra sfoghi per l'aria, spoiler e doppio scarico centrale non lascia dubbi sul pedigree sportivo. Specchietti minimalisti e fiancata smilza, anche questa scavata da prese d'aria, completano l'opera. Con i cerchi in lega piacevoli anche se un po' troppo visti.

BUSINESS CLASS A

nche gli interni, paragonandoli alla spartanità delle ultime Lotus sorprendono, complici le finiture in pelle e la presenza di tappetini degni di questo nome. Certo, per entrare dalla portiera è richiesta sempre una certa capacità torsionale, ma non si tratta di una monovolume. Parlando di supersportive l'insieme dovrebbe assicurare una via di mezzo tra il tradizionale rigore Lotus e le comodità da First Class delle nobili auto tedesche o inglesi. Una Business Class, come sostiene la factory di Norfolk.

ROBUSTA COSTITUZIONE

Ma le vere qualità sono sotto pelle. E poiché non è una falsa magra l'Europa peserà, stando alle dichiarazioni della casa, solo 995 kg. E anche questa è una notizia, in tempi in cui a trovare auto sotto la tonnellata inizia a essere davvero difficile. Il peso piuma non deve fare pensare, tuttavia, ad una struttura poco robusta o insicura. Come intuibile e, come da tradizione, si è fatto ampio ricorso a materiali pregiati. Estruso d'alluminio e pannelli in materiali compositi assicurano consistenza ed elevata resistenza torsionale di telaio e carrozzeria. Tutto senza rinunciare alla sicurezza. Garantita da una struttura di assorbimento agli urti frontali molto curata.

TRAPIANTO DI CUORE

Il propulsore prescelto per muovere senza affanni l'Europa è il duemila turbo da 200 cavalli di Casa Opel, accompagnato con un cambio manuale a 6 rapporti. Preferito per l'occasione al cuore VVT di Toyota che equipaggia le sorelline minori per la sua maggiore docilità. I pignoli potranno eccepire che la potenza non è mai abbastanza e che in fondo lo stesso motore è montato sulla meno nobile Astra. Ma la perfezione non è di questo mondo, si sa.

PERFORMANCE LOTUS

La scheda tecnica promette bene: 0-100 in 5.5 secondi per 225 km/h di velocità massima. E una coppia elevata di 263 Nm a 4200 giri, con il 90% già disponibile a 2000 giri. Probabile che la versione da 240 e più cavalli, grazie alle cure OPC, sia dietro l'angolo. Comunque sia, il rapporto peso potenza, con ogni cavallo che deve spingere solo 5 kg, chiude ogni discorso. Senza contare che non esistono solo i rettilinei ma anche e soprattutto le curve. Dove molte berlinette fintamente sportive, afflitte da maxitaglie e pesi da furgonetta, iniziano ad ansimare o a spaventare. A luglio, quando inizierà la produzione, un'Europa vi costerà circa 49.000 euro. In fondo questa Lotus è un po' più comoda e rifinita del solito, con in più un bel bagagliaio da ben 160 litri...

Pubblicato da Luca Pezzoni, 21/12/2005
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