Anche le supersportive hanno un cuore... verde. Al salone di Londra Lotus presenterà la propria visione dell'ecosostenibilità nelle forme di una concept molto curiosa. Pannelli solari, tettuccio in canapa e tanto materiale riciclabile a bordo. Ma la "green philosophy" comincia prima...
BACIATA DAL SOLE Chi l'ha detto che a pensare "in verde" debbano essere soltanto le utilitarie? Il problema dell'inquinamento tocca anche le sportive, eccome. Date un'occhiata ai due rettangoli sul tettuccio di questa Lotus Elise: sono pannelli solari pronti a immagazzinare energia e trasformarla in spinta. Idea vecchia, d'accordo, ma non pensate finisca tutto qui. Per Lotus, l'impatto ambientale si combatte con un approccio olistico, al motto delle tre "R": reduce, re-use, recycle.
ANTEPRIMA LONDINESE Analizzare il ciclo di vita dell'auto e intervenire laddove si possano ridurre sprechi energetici: l'inquinamento non è solo una questione di emissioni di CO2 dal tubo di scappamento. E' questa la mission che ha prodotto l'Eco-Elise, una supersportiva figlia della "green philosophy", fatta di tecnologie e materiali amici del paesaggio, destinati ad un ampio riciclo. L'immagine del rendering regala una piccola anticipazione ma non placa la curiosità. Per addentrarsi ulteriormente nel progetto occorre aspettare il 23 luglio. Al salone di Londra, cadrà finalmente il velo.
DIETA ALLA CANAPA La strategia di base si potrebbe definire "dimagrante". E Lotus, qui, ha fatto centro. L'Eco-Elise pesa 32 chili in meno rispetto all'Elise S: minor peso uguale consumi inferiori. Ma come si fa? Innanzitutto studiando ciascuna componente nel suo percorso dalla produzione allo smaltimento. Quindi, una scelta oculata di materiali eco-sostenibili e al contempo resistenti. Calandra, cofano, tettuccio e spoiler, sono attraversati longitudinalmente dagli inserti di pannelli in canapa; soluzione che - a detta degli inglesi - non penalizza la solidità del mezzo e ne diminuisce il peso, dando un taglio netto anche alle emissioni di CO2 al chilometro.
MUSICA LEGGERA La canapa ritorna negli interni, le sue virtù sono state rivalutate per la realizzazione di sedili più leggeri. I tappetini, invece, sono in eco-sisal, fibra resistente alle abrasioni e quasi interamente riciclabile. Chili superflui sono stati tolti anche alla musica; l'Elise verde monta un sistema speciale di altoparlanti Alpine (con lettore mp3) che le permette di migliorare la silhouette di un chilo e mezzo rispetto alla sorella. Se poi anche le scarpette fanno la loro parte (ruote piuma che tolgono dalla bilancia altri 15,8 kg), l'invidia viene da sé.
PITTURA FRESCA Leggerezza, resistenza, riciclabilità. Ma non solo. I vantaggi della canapa e degli altri eco-materiali si misurano ben prima che il prodotto finito calchi la strada. Ad esempio, i loro processi di produzione richiedono molta meno energia, facendo scendere sia i costi sia il tasso d'inquinamento dell'intero impianto costruttivo. Lo stesso occhio di riguardo si necessita una volta passati alla verniciatura. Nella circostanza, Lotus opta per una tecnologia a base d'acqua, capace di contenere le emissioni solventi e di far risparmiare energia perché richiede temperature più basse.
SUGGERIMENTI LUMINOSI Il tutto è un'ulteriore prova dell'approccio olistico già menzionato, si lavora per minimizzare l'impatto dell'auto lungo tutto il suo ciclo di vita. L'ultimo aspetto da non trascurare è il pilota, va educato a guidare in maniera intelligente e pulita. A tal fine il cruscotto monta un display con indicatore di cambiata, che attraverso delle spie luminose avverte quando è il momento migliore per ingranare o scalare la marcia. Insomma, una specie di tutor che aiuti ad ottimizzare le prestazioni del motore, con somma gratitudine degli alberi e del portafoglio. Tecnologia allo stato di concept, per il momento. Ma è un segnale forte constatare che tutti, ma proprio tutti, ci stiano pensando su.