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SALONE DI GINEVRA 2017

Lexus LS 500H: maestria giapponese in versione Full Hybrid


Avatar Redazionale, il 08/03/17

7 anni fa - Lexus LS 500H: ecco tutti i dettagli della nuova ammiraglia giapponese

Lexus LS 500H: motore twin-turbo V6 con sistema ibrido Multi-Stage, sicurezza al top con il Safety System +, piattaforma GA-L e lusso in stile nipponico

AL CENTRO DELL'ATTENZIONE Era attesa da tempo e oggi finalmente è stata svelata al pubblico del Salone di Ginevra 2017: si tratta della nuova ammiraglia di casa Lexus, quella LS 500H che ha voluto dare un calcio al passato delle tradizioni Luxury per aprirsi ad un nuovo progetto in pieno stile giapponese. I suoi punti di forza? Il suo motore benzina 3.5 litri V6 Dual VVT-i associato a ben due propulsori elettrici grazie al sistema ibrido Multi-Stage, l'inedito pacchetto di sicurezza Lexus Safety System + in comunicazione con l'architettura GA-L dalle infinite regolazioni elettroniche alla guida, un design da berlina con profilo più basso da coupè e dettagli di prestigio secondo il concetto di “omotenashi”, quell'ospitalità nipponica sulla quale si basano i suoi interni di lusso.

FULL HYBRID Iniziamo con la prima novità, il motore della LS 500H. In realtà di propulsori la nuova ammiraglia giapponese ne monta ben tre. Uno termico, un tre litri e mezzo V6 Twin-turbo con tecnologia VVT-i (Intelligent Variable Valve-Timing) in grado di sprigionare 420 CV (310 kW) di potenza e 600 Nm di coppia. Gli altri due elettrici e gestiti dal Multi-Stage Hybrid System, sistema che trasforma questa vettura, apparentemente convenzionale, in una Full Hybrid grazie ad un riduttore e ad un'apposita batteria ibrida agli ioni di litio (tra l'altro staccata dalla centralina principale). Le prestazioni sono, così, incrementate e permettono alla LS 500H di staccare un tempo in accelerazione 0-100 km/h di soli 5,4 secondi, oltre a poter viaggiare in autostrada fino a 140 km/h in modalità completamente elettrica.

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LEXUS SAFETY SYSTEM+ Il secondo punto di forza della nuova LS 500H è il pacchetto di sicurezza alla guida Lexus Safety System+, equipaggiabile con l'Advanced Safety Package che offre una serie di tecnologie contro i tamponamenti, nei confronti dei pedoni (rilevati dall'Active Steering) e nei riguardi delle intenzioni del guidatore, tenuto sotto l'occhio vigile e supportato in ogni condizione dal sistema diDriving Support chiamato CoDrive.

GLOBAL ARCHITECTURE – LUXURY Per ottenere la maggiore sicurezza possibile bisogna avere una vettura correttamente bilanciata in termini di maneggevolezza, prestazioni e comfort a bordo. Nel caso della LS 500H questo è il compito affidato alla piattaforma GA-L, introdotta per la prima volta sulla coupè LC 500 ed oggi irrigidita grazie all'abbassamento del baricentro e ad una distribuzione dei pesi ottimale. Il tutto sostenuto da materiali leggeri e resistenti assieme alle nuove sospensioni Multilink: si tratta di ammortizzatori di tipo pneumatico adattivo variabile, associati a stabilizzatori attivi che correggono ogni singola imprecisione alla guida tramite il sistema Lexus Dynamic Handling, al fine di ottenere il massimo in ogni circostanza di utilizzo.

SEMBRA USCITA DA UN FUMETTO A livello di estetica, la nuova LS 500H si presenta esternamente come una berlina di lusso dal design molto simile ad una coupè, grazie ad un abbassamento della scocca di 15 mm e ad un passo allungato fino a 3,125 metri. Saltano subito all'occhio i particolari della griglia, a clessidra che modifica il suo aspetto a seconda della luce, e dei cristalli laterali dalla superficie liscia. Gli interni, infine, esaltano il concetto di “omotenashi”, ovvero di quell'ospitalità giapponese che trova ispirazione nell'estremo comfort dei sedili (ultraregolabili con massaggio shiatsu), nella silenziosità a bordo controllata dall'Active Noise Control, nel sistema audio Pioneer con tecnologia Quantum Logic Immersion (a richiesta sostituibile con il più pregiato Mark Levinson 3D Surround) e nella maestria artigianale con la quale è rifinito ogni singolo particolare dell'abitacolo. I rivestimenti delle portiere, per esempio, sono plissettati a mano secondo la tradizione degli Origami, mentre i pannelli hanno richiesto l'intervento di un mastro vetraio Kiriko per ricercare quella raffinatezza nei contrasti di luci ed ombre propria solamente della tradizione nipponica.


Pubblicato da Giulio Scrinzi, 08/03/2017
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