Già apparsa in diverse salse nei Saloni internazionali degli ultimi anni e presente pure all'ultimo Naias di Detroit in una sfavillante versione Roadster, questa concept sembra giunta alla fine del suo ciclo. Che sia la versione definitiva?
LAVORI IN CORSO Ci sono concept car "usa e getta", di quelle che fanno un'apparizione e poi cadono dritte e filate nell'oblio, e ce ne sono altre che invece calcano le passerelle per lungo tempo e sono sviluppate dalle Case neanche fossero modelli già in listino. Al secondo gruppo appartiene sicuramente la LF-A della Lexus. A vederla, l'impressione è che i lavori in corso stiano per finire e che questa sportiva sia bell'e pronta per la catena di montaggio.
AFFILATA La base è, neanche a dirlo, quella della coupé vista circa tre anni fa sempre in Michigan, evoluta con linee più ricercate e ardite. La novità più evidente è ovviamente l'assenza del tetto, cosa che in Lexus garantiscono però non incida sulla rigidità strutturale. La LF-A Roadster ha infatti un'ossatura in alluminio e fibra di carbonio che la rende una scoperta di sana e robusta costituzione. Quanto alla carrozzeria, lospoiler anteriore si fa più affilato e i fari hanno ora un disegno più ricercato e complesso, con gli spigoli che danno il la a cuspidi.
IN EQUILIBRIO Anche le luci hanno una forma appuntita, a 7, e abbracciano due grandi griglie a rete dietro le quali si trovano altrettanti radiatori. La loro presenza all'ombra di una grande ala regolabile non deve però trarre in inganno: il motore, un V10 da cinque litri capace di oltre 500 cv, non è posteriore ma è in effetti sistemato in posizione anteriore centrale, dunque appena dietro le ruote davanti.
SUPERCAR La scelta di posizionare il sistema di raffreddamento in coda si spiega con la volontà di lasciare una maggior autonomia ai designer e con la ricerca di una distribuzione ottimale dei pesi. Allo stesso scopo anche il cambio robotizzato finisce dietro, secondo lo schema transaxle. Sul fronte delle prestazioni in Lexus parlano senza arrossire di velocità superiori alle 200 miglia orarie, che corrispondono alla bellezza di oltre 320 km/h.