Saranno introdotti dapprima sulla berlina ES, poi su tutta la gamma. Ecco come funzionano, e quali vantaggi restituiscono
RETRO-DIGITAL Sempre più, osserviamo e giudichiamo la realtà incollando gli occhi ad un display. Sempre più, così sarà anche a bordo della nostra auto, e non solo per le funzioni di infotainment, navigazione e gestione delle informazioni di guida (Head-Up Display). Lexus il primo marchio al mondo a introdurre su un modello di serie i cosiddetti Digital Side-View Monitor. Volgarmente, specchietti retrovisori digitali. Il debutto su Lexus ES di settima generazione, in arrivo in Europa entro fine 2018. In Giappone, invece, l'innovazione sarà disponibile già a partire da ottobre.
A PROVA DI BUFERA In sostanza, sulle Lexus del futuro le calotte specchi proteggeranno una mini-telecamera anziché uno specchio convenzionale. Le immagini riprese dall'obiettivo verranno proiettate su due display da 5 pollici, uno per lato, sistemati internamente all'abitacolo alla base dei montanti. I vantaggi? Niente più pioggia, polvere o luce scarsa a disturbare la vista, inoltre un maggior angolo di visuale, quindi un miglior monitoraggio di ciò che accade alle spalle del veicolo stesso.
DURA LEX, SED LEX Poiché infine le videocamere esterne hanno dimensioni assai inferiori agli odierni specchi, anche in manovra con marcia in avanti la visuale sarà più libera. Per non parlare della minore resistenza offerta dagli specchietti digitali, a tutto beneficio di penetrazione aerodinamica e isolamento acustico interno. Da Lexus ES, i Digital Monitor equipaggeranno a poco a poco anche il resto della flotta del luxury brand del Gruppo Toyota. Piccolo particolare: in patria, questa soluzione è già approvata dal regolamento. Dalle nostre parti, ancora no. Fino a nuova legge, servirà l'integrazione con specchietti classici.