Così non si era ancora vista: ecco le ultime immagini e qualche dato in più sulla nuova monovolume compatta francese. La strada è la stessa aperta dalla nuova generazione Mégane: design fuori dagli schemi e una qualità elevata nei contenuti. Ripetere il successo della Scénic I non sarà facile, ma le premesse ci sono tutte.
Scénic fase due: tutta un’altra cosa. Tutto un altro design. Un taglio netto col passato e spazio alla provocazione, all’originalità sbattuta in faccia anche a chi non vuol vedere. E’ la filosofia Renault, un mix di coraggio e di calcolo che sembra dare i suoi frutti. Con la berlina ha fatto centro, eletta nientemeno che “auto dell’anno”. Con la Scénic prepariamoci al bis.
Che sia una Mégane si vede subito, soprattutto osservandola di lato, con quella coda sporgente nella parte bassa e il lunotto quasi verticale e tondo, divenuti il segno distintivo delle nuove Renault. Completamente rivisto anche frontale, dominato da una mascherina sdoppiata di dimensioni molto più ampie che in precedenza, un logo Renault ancora più vistoso, due enormi gruppi ottici e un baffone paracolpi che sovrasta la presa d’aria anteriore.
Otto centimetri più lunga
, la serie II Scénic offre in realtà la stessa abitabilità e i soliti cinque posti con tre poltroncine posteriori separate della versione che manda in pensione. Successivamente arriverà anche una versione a sette posti.Sono solo 4,26 i metri di lunghezza della cinque posti, con un passo di 2,68 metri e una larghezza di 1,8. L'altezza è di 1,62m mentre il volume del vano bagagli passa dai 430 litri con tutti i sedili alzati, ai 1840 senza i sedili posteriori.
In compenso sui arricchisce di allestimenti più ricercati, di una nuova plancia, migliora nel comfort e aggiunge alla dotazione di serie tutta la pletora di congegni elettronici già visti sui modelli più recenti di Casa, come il freno a mano che si inserisce automaticamente ogni volta che si spegne il motore, la chiave elettronica che riconosce il padrone e consente di aprire le portiere e partire senza inserirla.
Tra le novità anche il lunotto apribile separatamente dal portellone, una cura più attenta all’insonorizzazione dell’abitacolo e al comfort termico, con una posizione di guida allungata tipica delle berline ma con una altezza che consente grande visibilità esterna. Altre chicche sono i fari bi-xéno introdotti sulla nuova Espace, il controllo della pressione pneumatici dal cruscotto, il tappo del carburante integrato nello sportellino che evita di sporcarsi le mani, il radar per parcheggiare.
Tre i motori a benzina
, tutti a quattro valvole per cilindro, e due a gasolio. Nell’ordine, si parla di un 1400cc da 98cv; di un 1600cc da 113cv e di un 2.000cc da 134cv per i benzina; di un 1500cc da 82cv e di un 1900cc da 120 per i diesel. Due i cambi manuali, a cinque e sei rapporti rispettivamente, e un automatico Proactive.Ricca anche la dotazione di sistemi di sicurezza, dall’ABS con ripartitore di frenata Ebv, al controllo elettronico della stabilità ESP, fino agli airbag a tendina. Dopo Ginevra si dovrà aspettare fino a giugno per mettersela nel box, mentre per fine anno è attesa la versione allungata a sette posti.
Per gli allestimenti viene ripreso il principio "à la carte", già sperimentato con la nuova Mégane: quattro soluzioni differenti (Authentique, Expression, Dynamique, Priviège) proposte rispettivamente con tre allestimenti diversi: Pack, Confort e Luxe. Prezzi non ancora definiti, ma è quasi certo un ventaglio che varia dai 18 mila euro in su.