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Design Challenge 2009:

Le auto per i giovani del 2030


Avatar Redazionale, il 11/11/09

14 anni fa - Come dovranno essere le auto del 2030 per piacere ai giovani della generazione "sempre connessi"? Ce lo dice la sesta edizione del Design Challenge, competizione tra i più famosi Centri Stile Usa. Ecco cosa propongono.

Come dovranno essere le auto del 2030 per piacere ai giovani della generazione "sempre connessi"? Ce lo dice la sesta edizione del Design Challenge, competizione tra i più famosi Centri Stile Usa. Ecco cosa propongono.

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NAVICELLE PER NEOPATENTATI Da ormai sei anni il Salone di Los Angeles diventa l'occasione per vedere come i designer delle Case automobilistiche immaginano un futuro abbastanza remoto. Tutto questo grazie ad un concorso molto affascinante, intitolato quest'anno "Youthmobile 2030". Il tema vede infatti i giovani come protagonisti, in particolare i neopatentati di un'età compresa tra i 16 e i 23 anni (in America la patente di guida si può prendere 2 anni prima che da noi), cresciuti fin da piccoli a "pane e informatica".

OLTRE IL SEMPLICE SPOSTAMENTO L'auto che prende forma non è dunque più un semplice mezzo di trasporto, ma un modo di esprimere la propria personalità e di interagire con gli altri attraverso sistemi informatici molto sofisticati. I designer Audi, Nissan, Mazda, Toyota, GM e Honda, hanno così creato vetture davvero fuori dagli schemi, che in tanta fantasia nascondono soluzioni che molto probabilmente vedremo presto sulle nostre auto.

L'AUTO VIVA Con il progetto Helix, per esempio, Honda esplora un futuro tridimensionale, ovvero la possibilità del veicolo di procedere in diverse posizioni, passando da una configurazione classica a quella più rassomigliante ad una navicella, consentendo così spostamenti anche aerei. Il volo sicuramente è ancora un obbiettivo lontano ma tra qualche anno vedremo vetture "vive", capaci di modificare la propria architettura, per esempio, stringendosi nei parcheggi e sdraiandosi durante la marcia per una migliore tenuta di strada. Un'altra possibilità sarà quella di avere movimenti rotatori di ruote ed abitacolo, che aiutano il conducente nelle manovre cittadine come accade sul prototipo Nissan Pivo 2.

TUTTI IN FILA Non poteva mancare poi il tema dell'ambiente. Tutti i concorrenti hanno presentato auto a propulsione elettrica, in dirittura d'arrivo anche nei nostri mercati, ma che adotteranno anche altre soluzioni per ridurre lo spreco energetico. I veicoli del domani saranno pensati anche per collegarsi tra loro creando dei "tram" privati. Una soluzione che permetterà un risparmio di consumi e di costi, come immagina Toyota con la sua LINK. Un modo diverso di vedere l'auto, basato anche su nuove forme di possesso, analoghe al già noto car sharing che sta prendendo sempre più piede nelle nostre città.

PC = PERSONAL CAR Il collegamento tra i vari mezzi non sarà solamente fisico: grazie alle tecnologie wireless si potrà dialogare con il mondo esterno scambiando file musicali e tanto altro. Una grande rete collegherà le autocome fa oggi internet con i PC, con il grande vantaggio di sfruttare questa tecnologia anche per la regolazione del traffico. Sono infatti tante le case che stanno studiando questa possibilità, come Audi che sull' ultima concept e-tron ha adottato il sistema Car-to-X, capace di dialogare con gli altri veicoli ed i semafori cittadini.

PEZZI UNICILapersonalizzazione è un altro tema che le Case stanno affrontando sempre più seriamente. E guardando questi progetti pare che la tendenza sia destinata ad evolversi molto. Se sulle Mini o sulle 500 di oggi si utilizzano infatti semplici stickers, un domani ognuno potrà modellare la propria vettura a proprio piacimento, ottenendo forme che nessun altro avrà uguali. Mazda, Nissan, Honda, GM e Toyota (ben 5 case su 6) hanno affrontato questo tema nei loro lavori, dando una speranza a chi non ha i milioni di euro oggi indispensabili per acquistare un pezzo unico come la Ferrari P4/5!

DESIGN ASIMMETRICOLe novità più interessanti però, trattandosi di un concorso di design, non potevano che essere di tipo estetico. I Centri Stile di General Motors e Toyota si sono lanciati in vetture dalle linee molto lontane da quelle odierne e che molto difficilmente vedremo a breve sulle strade. Le altre Case invece hanno voluto presentare un'evoluzione di ciò che abbiamo oggi, utilizzando ruote senza razze e abitacoli trasparenti per dar vita ad auto comunque molto avveniristiche. Mazda, poi, ha voluto giocare un po' dotando la sua Souga di un montante asimmetrico, analogamente a quanto accade sulla Nissan Cube. Pare dunque che in futuro proseguirà questa tendenza dell'asimmetria, così che molte auto avranno un aspetto differente a seconda del punto di osservazione.

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ASPETTANDO IL VINCITORE Dopo queste premesse generali ecco più in dettaglio le proposte dei sei Centri Stile partecipanti al Design Challenge. Per conoscere il vincitore bisognerà però aspettare il 3 dicembre, quando una giuria composta prevalentemente dai responsabili delle maggiori scuole di Automotive Design del Nord America deciderà chi ha meglio interpretato il tema di quest'anno. Nel frattempo a voi la scelta: chi ha centrato meglio l'obbiettivo?

AUDI - eSpira eOra - Audi presenta due concept cars ispirate all'idea di libertà e movimento, temi che non a caso sono molto vicini ai giovani per cui sono pensate. Entrambe le vetture propongono un sistema che riconosce ogni singolo spostamento ed intenzione del conducente,adattando di conseguenza i movimenti delle ruote. Ne risulta così una guida molto precisa, con la vettura che disegna le curve come uno sciatore che scivola lungo le piste innevate. La Casa tedesca punta dunque ad una piena esperienza di guida, esaltata in eSpira (dalla ridotta altezza dal suolo) e poi in eOra (dal passo corto) che regala una maggiore agilità.

GM - Car Hero -I giovani amanti dei video games non potranno fare a meno di questa proposta, un'auto che mischia la necessità degli spostamenti al divertimento del gioco. Durante il percorso il neopatentato potrà sfidare il sistema di bordo dimostrando le proprie capacità di guida, potendo così sbloccare i controlli elettronici e prendere il possesso della vettura solo se veramente in grado. Imparare a guidare diventerà così un gioco, salutando definitivamente i duri esami della patente! L'esperienza di guida si farà poi sempre più difficile, passando da 4 a 3, fino alla singola ruota motrice, con un'architettura dell'auto in continua evoluzione.

HONDA - Helix - Quel che più caratterizza la Honda Helix è senza dubbio la sua capacità di adattarsi all'ambiente circostante attraverso tre diverse configurazioni. Questa vettura può infatti procedere sulle quattro ruote come una comune auto, può volare in posizione orizzontale per percorrere velocemente lunghi tragitti. Pronta infine ad assumere una posizione verticale nel caso si trovasse in città molto affollate, così da occupare meno spazio possibile. Una soluzione dunque assai complessa e molto lontana da noi, ma che prende forma su esigenze che trasformeranno le nostre auto già dai prossimi anni. Aspettiamoci perciò vetture sempre più in grado di modificare la propria struttura, adattandosi il più possibile all'ambiente che le circonda.

MAZDA - Souga - Souga è una leggera sportiva che nasce dalla progettazione dello stesso acquirente. I fantasiosi designer di Mazda hanno infatti immaginato che in futuro sarà il cliente a disegnare virtualmente la propria vettura grazie a particolari software, così che con un prezzo molto ridotto (si parla di circa 2.000 dollari) si potrà produrre l'auto in tempi molto ristretti. Dopo il primo pagamento si dovrà poi sostenere una rata periodica, un po' come accade con i contratti dei telefonini, andando a coprire anche le spese per l'energia utilizzata. Ma la proposta del Centro Stile Mazda colpisce anche per il design: l'intera vettura è ricoperta da una pellicola trasparente che si adatta alle forme organiche dello scheletro interno. Una soluzione che già BMW ha sperimentato con il prototipo GINA, e che potrà probabilmente prendere forma in futuro grazie all'arrivo di nuovi materiali.

NISSAN -V2G - Un corpo affusolato e sei ruote, quattro nell'avantreno e due grosse in coda: queste le prime caratteristiche che saltano all'occhio osservando il progetto by Nissan. V2G sfrutta la griglia elettrica delle superstrade del futuro per spostarsi a grandi velocità, con uno stile molto sportivo e svariate possibilità di personalizzazione che soddisferanno ogni capriccio del cliente. Come la proposta Link di Toyota, questo veicolo è concepito anche per spostamenti di gruppo, con dei collegamenti che formeranno tanti "treni" di piccole Nissan.

TOYOTA-Link -La proposta più strana tra le sei in gara è forse proprio quella di Toyota, un veicolo che si muove su delle piccole sfere capaci di trasformare l'attrito in energia elettrica, ma che soprattutto basa la sua personalità sul collegamento tra pendolari. Link è infatti in grado di attaccarsi ad altri veicoli dello stesso genere permettendo ai giovani conducenti di condividere non solo il tragitto, ma anche ogni tipo di file, o meglio ancora i programmi scolastici! Il design esterno risulta molto particolare, con un piccolo corpo centrale e due prolungamenti simili a mazze da hockey, in cui trovano posto i sistemi di collegamento e le sfere utilizzate per la locomozione.


Pubblicato da Davide Varenna, 11/11/2009
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2020 - Il futuro dell'auto secondo Lotus (e non solo)