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La piccola di Land Rover avrà anche la versione 4x2. Intanto, già dal prossimo ottobre, debutterà il nuovo model year con piccoli ritocchi estetici e il motore 2.2 diesel declinato in due differenti potenze.
SEGUE LA MODA C'era una volta il 4x2 dei supermercati, il non-plus-ultra dell'offerta speciale: prendi tanto, paghi poco. Oggi invece il 4x2 va di moda tra i fuoristrada (anche se sembra un contro senso), i suv e le crossover: si paga di meno e fa vendere tanto. Così dopo la Range Evoque, più piccola e, a richiesta, a trazione esclusivamente anteriore, anche la Freelander – la piccola della dinastia Land Rover – sdogana la propria versione 4x2 (più accessibile e meno bevereccia) nel my 2011 che debutterà nelle concessionarie il prossimo ottobre, con motori diesel declinati in due differenti cavallerie.
CAMBIA PELLE Chiamarlo face lift sarebbe forse un azzardo, per quel poco che cambia l'estetica esterna. I ritocchi sono nei dettagli: le componenti ora in tinta con la carrozzeria (maniglie della portiera, maniglia del portellone, fascione anteriore), l'alloggio (divenuto quadrato) dei fendinebbia, la composizione interna delle luci posteriori e il logo (con scritta argento su campo verde). I cerchi da 18'' o da 19”, poi, hanno nuovi disegni e alla lista delle verniciature si aggiungono i colori Kosrae Green, Baltic Blue e Fuji White. All'interno, invece, arrivano nuovi tessuti in pelle Napoli e Alcantara, la plancia si impreziosisce di finiture in nero, nero laccato, marrone scuro o argento e il pannello strumenti si fa più moderno.
DOPPIO DIESEL Sottopelle, al contrario, c'è decisamente più carne al fuoco. Non più un solo diesel ma due, nel senso che il 2.2 litri esiste ora in due versioni: da 150 e 190 cavalli. La Freelander TD4 da 150 cavalli ci sarà sia automatica sia manuale, mentre la più nerboruta prevede esclusivamente la trasmissione automatica. Entrambe erogano la stessa coppia: 420 Nm, ovvero 20 Nm in più del precedente propulsore.
STOP&START Questo quattro cilindri in linea, migliorato da un nuovo turbocompressore a geometria variabile e reso meno rumoroso da un nuovo coperchio-motore con apposite nervature, riesce ad essere leggermente più prestante di prima pur riducendo le emissioni e i consumi. Nella fattispecie, le versioni automatiche da 150 e 190 cv dichiarano entrambe un potenziale da 7l/100 km, mentre con il 150 cv manuale – stando a quanto riferito dalla Casa – si arriverebbe a soli 6,2 l/100 km. Questo anche grazie al fatto che la versione diesel abbinata al cambio manuale prevede, di serie, il sistema stop&start.
QUATTRO PER DUE Nessuna novità di rilievo, al contrario, sul fronte benzina. Il sei cilindri in linea 3.2 litri resta ancora la motorizzazione più potente della gamma e sul my 2011 avrà una taratura a norma Euro 5. Come già anticipato, debutterà la versione 4x2 abbinata al 2.2 diesel da 150 cv con cambio manuale e sistema stop&start. Grazie a ciò, e a un peso diminuito di 75 kg per la rinuncia alla trazione integrale, i consumi della Freelander a trazione (solo) anteriore si fermano a 6 litri ogni 100 km nel ciclo combinato. Oltre che la più parca, sarà anche la più economica delle Freelander (lo dice la Casa, ma il prezzo è ancora ignoto): il suo debutto è previsto però a 2011 iniziato.