Si chiamerà Lancia Grand Voyager la sostituta della Phedra, che ricicla nome e dimensioni dalla gemella americana ma debutta con ritocchi all'italiana.
RICICLO Dopo la Freemont, lo scambio di gagliardetti tra Chrysler e Fiat si ripete sulla Lancia Grand Voyager, che verrà presentata in anteprima al salone di Ginevra. Stavolta è lo scudetto Lancia che va ad appiccicarsi alla calandra della monovolume king-size americana disegnando l’auto che, di fatto, prende il posto della vetusta Phedra nel listino torinese.
FALLI SPARIRE “Grand” di nome e di fatto, la LanciaGrand Voyager misura 5,14 metri in lunghezza, 1,99 in larghezza e 1.72 m in altezza, con un passo di circa 3,1 metri: numeri quasi identici alla progenitrice americana che le consentono di organizzare lo spazio interno su tre file, con la terza che mantiene la furba soluzione a scomparsa sotto il pianale di carico qualora si voglia aumentare la volumetria del bagagliaio. Le portiere sono scorrevoli e a comando elettrico, come sull’americana.
MULTIMEDIALE Tra le due, la vecchia americana e la nuova italiana, piccole differenze stilistiche passano anche dal disegno del paraurti e – ci fidiamo sulla parola in attesa di foto – nei contorni del portellone munito di spoilerino. Tre gli allestimenti previsti: Silver, Gold e Platinum; tra dotazioni rivolte al comfort spicca il sistema multimediale Uconnect Tunes (con radio CD-MP3, ingressi AUX e USB, hard-disk da 30 GB, display touch-screen con ParkView, dispositivo UConnect e Bluetooth). A richiesta, dietro i sedili posteriori spuntano due monitor LCD da 9” dotati di cuffie wireless per tenere a bada i bambini.
UNO CIASCUNO Le motorizzazioni di lancio della nuova monovolume torinese saranno due: diesel 2.8 CRD da 163 cavalli e benzina V6 da 3.6 litri di cilindrata capace di una potenza massima di 283 cavalli e di una coppia di 305 Nm. I consumi dichiarati si assestano, rispettivamente, intorno agli 8,5 litri ogni 100 km per il diesel, e ai 12,3 litri/100 km per il benzina.