A due anni di distanza il Toro di Sant'Agata torna sul luogo del "delitto" e sceglie ancora Francoforte per presentare la seconda Reventón, quella scoperta. Cambia la forma ma non la sostanza, con prestazioni mozzafiato e un prezzo da capogiro.
UNA VENTINA Le voci – neanche a dirlo - lasciano poche speranze ai comuni mortali. La nuova Reventón non sarà una macchina per pochi… ma per pochissimi. Si dice una ventina di esemplari in tutto e c'è da scommettere che quelli non ancora assegnati si contino sulle dita di una mano. Alla faccia di un prezzo nell'orbita del milione e centomila euro (1.100.000 euro, avete letto bene). D'altro canto con la coupé era andata allo stesso modo e non è che con il milione tondo chiesto a suo tempo si potesse parlare di low cost e di saldi di fine stagione. "Buon mercato" era ed è insomma un'altra cosa.
GOCCE D'ACQUA Le similitudini tra le versione chiusa e quella aperta non si fermano chiaramente al prezzo. La Roadster non è solo figlia di un colpo di bisturi anche se condivide con il modello d'origine quasi tutto, a partire dall'ispirazione aeronautica. L'asportazione del tetto impone chiaramente rinforzi e modifiche strutturali, che sono comunque ben celate alla vista, sotto la carrozzeria. Quest'ultima è realizzata, così come per la sorella chiusa, con pannelli di fibra di carbonio e dotata di un taglio asimmetrico a livello di prese d'aria, studiato per ottimizzare raffreddamento e aerodinamica. Il carbonio si alterna poi all'Alcantara nell'abitacolo, in cui si nota l'assenza della tradizionale leva del cambio.
A TUTTA FORZA Al posto del classico selettore manuale, la Reventón Roadster impiega infatti il robotizzato a sei marce e-gear. A completare il reparto trasmissione c'è poi la trazione integrale permanente. E' a lei che spetta il compito di ripartire tra le ruote e di scaricare a terra i 650 cv e i 660 Nm del motore V12 da 6,5 litri. Un lavoro che riesce indubbiamente bene, viste le prestazioni annunciate: 3,4 secondi per lo 0-100 e 340 km/h di velocità massima.