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Kia Koup


Avatar Redazionale, il 27/03/08

16 anni fa - Dalla Corea con furore

Il genere delle coupé va sempre a gonfie vele negli States e alla Kia non si fanno pregare troppo per buttarsi nella mischia. Questa concept anticipa un modello di serie e svela alcune tendenze stilistiche future della Casa.

STESSO SUONO A volerla buttare sul ridere, si potrebbe notare come i coreani siano poco portati per le lingue. Dopo che i "cugini" della Hyundai hanno chiamato una loro sportivetta Coupe, "dimenticandosi" l'accento acuto sulla e, ora tocca a quelli della Kia ottenere un suono quasi identico con il nome Koup. A portarlo è un'altracoupé, che debutta come concept car al NYIAS, per esteso New York International Auto Show.

FASCIO DI NERVI Anche se il nome sembrerebbe difettare almeno di una "é", l'auto è di quelle cui non manca nulla, nemmeno buone chance di finire un giorno in listino. La linea disegnata presso il Centro Design Kia di Irvine in California ha un'impronta marcatamente sportiva, complici soprattutto l'andamento a cuneo della fiancata e gli sbalzi ridotti. Le molte nervature che solcano i 449 cm di carrozzeria giocano un ruolo importante. Le più spettacolari sono quelle che segnano il cofano motore e quelle che partono dallo spigolo dei finestrini anteriori per sfumare poi in coda.

SOLIDE BASI Quest'ultima alterna elementi levigati adaltri più taglienti, ben sottolineata da un estrattore in carbonio da cui fanno capolino anche due terminali di scarico cromati. Lo stesso materiale orna anche la mascherina e i cerchi a cinque razze da 19" gommati 245/40, dietro ai quali spuntano pinze e dischi ventilati Brembo. Il carbonio fa da ritornello pure in molti dettagli nell'abitacolo, in cui trovano posto quattro sedili singoli sotto un doppio tetto panoramico in cristallo.

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SILICONATA Le sedute e gli schienali hanno l'imbottitura che comprende una fascia di silicone, cosa che non li rende più formosi bensì più sodi e confortevoli. I bordi sono comunque ben rialzati per trattenere busto e gambe nelle svolte più rapide. Altrettanto sagomata è la corona del volante, dietro la quale spuntano le levette del cambio automatico con funzione sequenziale. La strumentazione si compone di tre elementi circolari a cannocchiale, la cui grafica riprende il colore della carrozzeria.

OTTIMISTA Il fondoscala del tachimetro a 200 miglia ha il sapore dell'eccesso di ottimismo, ma il motore promette in ogni caso grandi cose. Si tratta infatti di un due litri della famiglia Theta sovralimentato con turbo twin scroll e con alimentazione a iniezione diretta. Tutta questa tecnologia, stando alle indicazioni della Casa, si traduce in una coppia di 392 Nm costanti tra 2.000 e 4.000 giri e in unapotenza massima di 290 cv, scaricata a terra dalle ruote anteriori. Quanto infine alle sospensioni, all'anteriore c'è un classico schema McPherson mentre al posteriore in Kia hanno optato per quadrilateri deformabili.

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Pubblicato da Paolo Sardi, 27/03/2008
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