Il concept Kia Imagine presentato al Salone di Ginevra dello scorso anno potrebbe entrare in produzione entro il 2020. Un po' diverso, ma neppure troppo
IL FASCINO DEI SALONI Una delle cose che rendono i saloni dell’auto sempre affascinanti, anno dopo anno, è la presenza di concept che difficilmente vedranno la luce, per le soluzioni tecniche e di design che definire ardite è un eufemismo. Spesso, però, anticipano tendenze e idee che vedranno la luce su modelli di prossima produzione. Al Salone di Ginevra dello scorso anno Kia ha presentato la bellissima concept Imagine, un SUV completamente elettrico che si distacca in maniera decisa dal “family feeling” della casa coreana, ma che potrebbe in qualche modo rivelarne i prossimi dettami stilistici. Anche perché la macchina potrebbe arrivare nei concessionari nel giro di un paio d’anni.
Le portiere ad armadio della Kia Imagine
IN ARRIVO ENTRO IL 2021 A rivelarlo, in un’intervista ad Automotive News Europe, è il COO della divisione europea di Kia, Emilio Herrera, secondo cui la Imagine potrebbe entrare in produzione entro il 2020, al massimo entro il 2021, costruita su una piattaforma nuova, dedicata alle macchine elettriche, e non su una versione modificata dell’attuale architettura della Kia Niro. La Imagine, che appartiene al segmento C, rientra nel piano di lancio di una nutrita serie di veicoli elettrificati, che comprendono anche le versioni ibride e ibride plug-in della prossima Sorento. La casa coreana dovrebbe inoltre far debuttare un nuovo modello a celle di combustibile entro il 2021.
CARROZZERIA IBRIDA Rispetto al concept presentato a Ginevra, il modello definitivo dovrebbe quasi certamente mantenere le linee “ibride” della carrozzeria, che racchiudono al loro interno elementi da SUV, da berlina familiare e da crossover, a conferma della tendenza dei progettisti a rendere sempre più fluide, e meno nette, le differenze tra le diverse categorie di auto. Di sicuro impatto il disegno delle luci diurne anteriori, che racchiudono al loro interno anche i proiettori principali. Meno probabile la presenza delle telecamere che sostituiscono gli specchietti nei sottili montanti anteriori, così come delle portiere che si aprono ad armadio, soluzione già sperimentata in passato da altre case (come la Opel Meriva) con risultati altalenanti.
Di sicuro impatto (ma non destinati alla produzione) gli schermi sulla plancia
21 SCHERMI? NO, GRAZIE La parte più facilmente soggetta a essere stravolta sarà l’abitacolo, e in particolare la console centrale sospesa con i suoi ventuno (21!) schermi ad alta risoluzione che sembrano fotogrammi di un singolo monitor in movimento. È stata la stessa Kia a definire la bizzarra soluzione della Imagine come “scherzosa e ironica”, in risposta alla quasi ossessiva gara tra le case automobilistiche a chi monta lo schermo più grande a bordo delle proprie vetture.
E IL MOTORE? Al momento non ci sono informazioni o dettagli circa il motore elettrico della Imagine, ma possiamo sicuramente immaginare che sarà più potente di quello montato attualmente dalla Kia e-Niro, e soprattutto capace di un’autonomia maggiore, che al momento si attesta attorno ai 450 km. L’obiettivo del costruttore coreano è realizzare una macchina che non richieda di essere collegata alla corrente per almeno 800 km.