La Jeep Wrangler si rinnova con gli accessori Mopar. Sono cinque le nuove proposte per il Moab 2013
VARIAZIONI SUL TEMA Se la Jeep Wrangler è un’auto di per sé piuttosto conservatrice, meno male che c’è il Moab, il safari che ogni anno la Casa organizza nell’omonima località dello Utah. Qui, infatti, verranno svelate sei inedite concept su base Wrangler realizzate grazie a una serie di accessori speciali appositamente creati dalla Mopar. Perché anche un grande classico, pur restando tale, può aprirsi alla personalizzazione.
SPOGLIATA Delle cinque concept la più sbarazzina è senz’alto la Wrangler Stich, in origine una Wrangler Rubicon 2013. Trasformata in stile dune-buggy con uno striptease che fa sparire le porte laterali e che abbassa il peso a vuoto del mezzo a 1.361 chili, forte anche di un telaio alleggerito e componenti speciali come il cofano in fibra di carbonio. I sedili sportivi arrivano invece in prestito dalla Viper SRT, mentre le gomme offroad da 35 pollici montati su cerchi leggeri da 17’’ sono griffate Mickey Thompson. Una vera chicca? La carenatura in trasparenza utilizzata per chiudere la zona posteriore.
NERBORUTA Ma il pubblico più sensibile alle prestazioni troverà forse più interessante la Wrangler Mopar Recon (quella grigia, per intenderci). Segni particolari: un motore V8 6.4 litri da 470 cavalli. Oltre a una gommatura ancor più abbondante (siamo a quota 39 pollici) e una lunga serie di optional tra cui i paraurti modello Stinger, fari a LED prototipali, il kit del verricello e sedili in “tuta mimentica”.
SALTO IN ALTO La Mopar Recon è realizzata sulla Wrangler a cinque porte, esattamente come la Jeep Wrangler Sand Trooper II, terzo prototipo del mazzo. Anche quest’ultima monta un motore V8, ma trattasi stavolta di un 5.7 HEMI da 375 cv. Della Sand Trooper colpiscono però l’altezza da terra da salto con l’asta e la gommatura ciclopica (si sale addirittura a 40 pollici). Completano il quadro una vasta gamma di Jeep Performance Parts sparse un po’ ovunque.
VESTITO SABBIA Le altre due proposte si chiamano Wrangler Flattop e Wrangler Slim. Delle due la prima punta sull’eleganza, non fosse altro che per la carrozzeria tinta sabbia che toglie spazio alla plastica nuda, ma anche per i rivestimenti interni in pelle nera. Avete visto bene: non monta i finestrini. Quello che non si vede, invece, sono le molteplici modifiche appositamente studiate offroad nascoste sottopelle. Ultima, ma non per importanza, la Wrangler Slim. Griglia nera, decal specifici e pneumatici Rubicon ne caratterizzano il look. Anch’essa alleggerita nella meccanica, affida le prestazioni a un V6 3.6 litri.