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Con il Salone di Ginevra 2014, il marchio Jeep entra nel segmento dei small SUV presentando la Jeep Renegade. Niente code da moiocano, ma tanta tecnologia per l’off-road, quello vero
NIENTE CODINO Niente codino da moicano o robe simili: presentata al Salone di Ginevra 2014, la nuova Jeep Renegade è la prima small SUV della Casa americana, e spicca per tecnologie ad uso off-road. Non è da poco che il segmento dei piccoli SUV è punto di riferimento, e Jeep con la Renegade vuole esserci con qualcosa di concreto. Non solo immagine, infatti, ma tanta sostanza: trazione integrale intelligente, grande capacità di traino, cambio automatico a 9 rapporti e altro ancora. Ma non è tutto: la Renegade è anche la prima Jeep a essere costruita in Italia, a Melfi, pronta ad assaltare oltre 100 mercati in 16 diverse combinazioni tra motori e trasmissioni.
CUORI DALL’ITALIA Partiamo con la serie dei motori disponibili. La Jeep Renegade sarà disponible con quattro Multiair a benzina e due diesel Multijet II, oltre a un propulsore chiamato E.torQ che supporta l’alimentazione Flex-fuel (in sostanza, la possibilità di scegliere tra due tipi di alimentazione), molto richiesta su alcuni mercati (es. quello brasiliano). In abbinamento, ci saranno tre possibilità per la trasmissione: manuale, doppia frizione DDCT (frizione a secco) oppure il nuovissimo automatico a 9 rapporti, quest’utlimo disponibile solo sui motori 2.0 Multijet II (diesel) e 2.4 Multiair2. Non sono ancora disponibili i dati di potenza e coppia dei motori, ma le capacità di traino sì: i diesel possono trainare fino a 1.500 chili, mentre il 2.4 benzina si ferma a 907.
TRASMISSIONE INTELLIGENTE Tre diversi tipi di trasmissioni per la Jeep Renegade, ma tutte basate sullo stesso principio base: il Jeep Active Drive, che dall’abitacolo permette di selezionare le modalità Auto, Snow, Sand e Mud. Se non bastasse, c’è anche il più avanzato Jeep Active Drive Low, che utilizza le ridotte con rapporto 20:1. Se tutto ciò non bastasse, c’è anche la versione Trailhawk 4x4, che oltre al settaggio aggiuntivo Rock adotta chicche come l'assetto rialzato di 20 mm, i ganci traino colorati in rosso, le piastre di protezione e i paraurti bombardati per portare l'angolo d'attacco a quota 30,5 gradi, quello di dosso a 25,7 gradi e quello di uscita a 34,3 gradi. La Trailhawk 4x4 è capace di 205 mm di articolazione delle ruote, può superare un guado profondo 480 mm, è dotata dell’Hill-descent Control e può trainare fino a 1.500 chili. Last but not least, al reparto sospensioni fa capolino il sistema FSD della Koni, vero riferimento del settore.
DAL DI DENTRO Anche nella progettazione degli interni della Jeep Renegade non si è badato a spese: i colori e le finiture si ispirano al mondo degli sport estremi come anche il piano di carico, removibile e regolabile in altezza. In base alle versioni saranno disponibili anche i sistemi Uconnect Access e Uconnect Radio. Il primo permette la chiamata di soccorso, utile nel caso di escursioni, mentre il secondo comprende i comandi vivavoce e la navigazione.
DAL DI FUORI Ultimo ma non meno importante capitolo design. Si voleva un’auto che entrasse nella tradizione Jeep, fatta di linee squadrate e proporzionate, ma in forma più compatta. Ecco allora la classica mascherina Jeep, a elementi verticali, i fari tondi e i parafanghi alti, tutto però più compatto del solito. Da notare anche la possibilità di viaggiare a cielo aperto con il pacchetto My Sky, che dona alla Renegade il tetto in pannelli di poliuretano e fibra di vetro. Dulcis in fundo, ci sono oltre 70 sistemi di sicurezza a proteggervi da tutti i rischi possibili e immaginabili.