Il giaguaro continua a bere gasolio ma si rifà la punta agli artigli. Con l'arrivo di un nuovo motore da tre litri biuturbo declinato in due livelli di potenza, la XF rilancia la sfida alle rivali tedesche sul piano delle prestazioni e dei consumi.
CONVERSIONE All'inizio la presenza di un motore a gasolio sotto il cofano di una Jaguar può aver fatto storcere il naso ai tradizionalisti ma a breve arriverà nel listino della XF un nuovo turbodiesel tre litri che potrebbe convertire anche gli ultimi integralisti rimasti ancora fedeli alla pompa verde. Si tratta del primo motore dell'intero panorama automobilistico con schema V6 ad adottare due turbo sequenziali paralleli. Questa soluzione, sinora impiegata solo da motori in linea, garantisce prestazioni all'altezza di un V8, con consumi estremamente contenuti.
GIOCO DI SQUADRA A differenza di quanto fatto dagli ingegneri di altre Case, alla Jaguar hanno scelto di adottare una prima turbina a geometria variabile di grandi dimensioni che si sobbarca tutto il lavoro fino ai 2.800 giri. Da qui in poi entra in gioco una seconda girante più piccola che permette al motore di respirare a pieni polmoni quando fa mulinare le bielle in fase di allungo. Il tutto con la complicità di impianto di alimentazione common-rail di ultima generazione con pressioni d'esercizio nell'ordine dei 2.000 bar e con iniettori piezoelettrici a sette ugelli che fanno fino a cinque iniezioni di carburante per ogni ciclo.
DOPPIA PERSONALITA' I risultati si vedono al banco dinamometrico come su strada con entrambe le configurazioni previste. La più potente si annuncia dotata di 275 cv e di 600 Nm di coppia, per uno scatto da 0 a 100 in soli 6,4 secondi e una velocità massima che si ferma a 250 km/h solo per l'intervento della centralina. La percorrenza media è invece di 14,7 km/litro, con emissioni di 179 g/km di CO2, le stesse annunciate anche per la versione più soft, da 240 cv, 240 all'ora e 7,1 secondi nella prova di accelerazione.
LAVORO DI FINO Per arrivare a simili valori i tecnici hannoottimizzato anche la valvola EGR e minimizzato gli attriti interni. Il nuovo V6 adotta teste in alluminio e un blocco in ghisa a grafite compatta, nome in codice CGI . Questa lega è ben più resistente della ghisa vulgaris che avrebbe imposto un diverso dimensionamento, con una lunghezza complessiva superiore del motore di almeno 80 mm. Ultimo ma non meno importante, il lavoro fatto sul fronte insonorizzazione, che culmina con l'utilizzo di una coppa dell'olio in acciaio con un'intercapedine in materiale fonoassorbente.
DA DEFINIRE Il nuovo turbodiesel V6 3.0, sempre e comunque abbinato a un cambio automatico ZFa sei marce, verrà introdotto sul mercato con il nuovo model year. L'edizione 2010 porterà al debutto anche un nuovo allestimento chiamato Portfolio e piccole modifiche a livello degli equipaggiamenti. I prezzi della turbodiesel 3.0, che sarà riconoscibile giusto per una piccola S sulla coda sono ancora da definire.