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Infiniti G37 Cabrio


Avatar Redazionale, il 02/12/08

16 anni fa - Pronta a confrontarsi con la crema del segmento

Appena sbarcata in Italia, scoperchia la G37. E dalle forme di una sportiva poco esibita e raffinata arriva una cabrio pronta a confrontarsi con la crema del segmento. Per inguaribili (e gaudenti) amanti del lusso poco esibito e desiderosi di vera distinzione. Anche se con il poco romantico ma tanto pratico tetto robotico.

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TUTTA CLASSE E DISTINTIVO Non solo immagine ed educazione per muoversi con nonchalance ovunque, ma anche finiture e affidabilità pluripremiate, impostazione meccanica raffinata, con sei cilindri e trazione al treno posteriore e tanta tecnologia. Compresa la vernice antigraffio per tentare la vittoria in trasferta in casa dei mostri sacri teutonici (BMW serie 3 e CLK in primis) o attempate signore del glamour scoperto come la Saab 9-3. Dalla primavera 2009 la Infiniti G37 cabrio arriva anche in Italia.

PUNTO G L'occhio e le mode europee si devono ancora adeguare all'immaginario luxury di Casa Nissan. Ma negli States l'attesa e le speculazioni intorno alla versione scoperta della coupè Infiniti sono andate avanti per mesi. Poi le prime fotografie e le conferme definitive: la G37 Cabrio si farà. Notizia importante per i mercati dove il marchio Infiniti dice la sua da tempo, Usa e paesi Arabi ad esempio. Da verificare l'impatto sul nostro mercato, dove Infiniti farà forza su classe e understatement fin troppo cercato (oltre che su quotazioni tradizionalmente concorrenziali) per solleticare il punto G dei palati altolocati.

TETTO ROBOTICO La G37 Cabrio incuriosirà di sicuro tutti gli amanti della comodità e della vita a bordo senza complicazioni, quelli che è meglio il double face. Perchè invece del romantico e controtendenza tetto in tela, la copertura delle teste in caso di maltempo sarà affidata ad un tetto metallico in tre pezzi. Perfettamente ingegnerizzato per evitare scuotimenti e rumori molesti, eppure veloce (30 secondi) tanto nel comparire come nello sparire. Scelta pragmatica e ben intonata allo stile algido, con qualche strizzatina d'occhio all'emozione, della serie G. Del resto, se pure Ferrari per la California ha sdoganato il tetto robotico, chi avrà il coraggio di rimproverare la divisione di lusso Nissan?

STILE DOUBLE FACE Un tetto che consentirà come da tradizione di comprare due auto in una. E, a ben guardare, anche lo stile regala una cabrio dalla doppia personalità. Posto che per gli occhi europei il family feeling Infinti deve ancora essere memorizzato, si nota una pulizia nelle linee indiscutibile, che sconfina nell'eleganza ricercata. Forse troppo per chi è abituato a muscoli esibiti sempre e comunque.

PALATI FINI Invece qui ci sono lamiere raccordate, superfici levigate, fari Bixenon di dimensioni importanti e che si allungano verso il centro, fino ad abbracciare i passaruota, ma senza esibire tagli felini o nasi camusi ancorché ispirati alle monoposto da Formula 1. La stessa griglia anteriore, con il marchio Infiniti ancora esotico per noi, farebbe impallidire di vergogna, per moderazione, le boccacce di molte utilitarie. Esempio di cura senza esibizionismi anche il raccordo ben riuscito del padiglione del tetto ripiegabile, curvato ed elegante come se fosse fisso.

INFINITI STA A BMW E se guardate la G37 di profilo non vedrete quei sederoni alti e pachidermici, quasi da pick-up, che imbarazzano molte concorrenti. Discrezione ma non senza emozione. I modi ricercati si intuiscono nelle proporzioni giuste, nelle ruotone anteriori a filo dei passaruota accompagnate da cerchi in lega a 10 razze da diciotto pollici di scuola inglese, nella solcatura della fiancata, con il leggero incavo a mo' di minigonna.

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LETTERATA Tutti particolari che snelliscono e impreziosiscono il fisichino, mentre vista da dietro dominano la scena l'accenno di spoiler all'estremità del bagaglio (capiente abbastanza per chiamarsi in questo modo) e tutto viene firmato dal lettering Infiniti e dai tubi tondi di scarico, che sembrano cercarsi al centro. Un insieme più vicino allo stile BMW che a quello di Mercedes e ..Lexus. Casualità o attente analisi di posizionamento sul mercato?

FORMA E SOSTANZA Oltre le questioni di forma ci sono quelle di sostanza. E la G37 conta su raffinatezze come i sedili climatizzati internamente, lo stesso clima adattivo che si autoregolano per creare un bozzolo di tepore, o frescura, intorno ai graditi ospiti. O ancora l'Hi-Fi Bose che offre dinamiche sonore adeguate sia alla guida raccolta sotto il tetto sia alla ricerca di atmosfere aperte.

TUTTA RICERCATA Altre raffinatezze sono da ricercare in un abitacolo costruito con cura e che risponde al piacere degli occhi e del tatto. Con forme raccordate, cockpit orientato verso il pilota, e un trionfo di pelle e assemblaggi precisi. Anche qui senza inutili esibizionismi e lasciando all'acquirente la scelta tra finiture in alluminio o legno pregiato. I poggiatesta anteriori nascondono piccoli speaker per l'hi-fi e si possono scegliere tre colori - dal chiaro allo scuro - per le sedute in pelle, con regolazioni e memorie elettriche.

SEMPRE PERFETTA Bluetooth, radio satellitare e hard disk da 9 giga con ingressi anche per SDcard parlano il linguaggio multimediale. Mentre sul display panoramico non manca la telecamera per la retromarcia e...niente paura in caso di piccole rigature dovute a sviste o dispetti dei soliti vandali. Come tutte le Infiniti, anche la G37 coupé offre la vernice che si autoripara, grazie all'azione del calore del sole e l'utilizzo di particolari procedimenti chimici nella tinteggiatura.

NIENTE INTEGRALE Sotto il vestito metallico si celano sospensioni a doppi triangoli davanti e multilink al posteriore, con molle e ammortizzatori separati per offrire controllo ma anche isolamento dalle vibrazioni e dalle imperfezioni del manto stradale. Il cuore meccanico sotto il cofano è un propulsore da 3,7 litri, con sei cilindri disposti a V e 325 cavalli. Quattro freni a disco ventilati, controllo di stabilità e cruise control intelligente aiutano la sicurezza, insieme alla batteria di airbag e al roll bar posteriore nascosto sotto i poggiatesta.

CAMBIO DI MARCIA Previsto, a richiesta, anche un allestimento di intonazione (maggiormente) sportiva con servosterzo tarato ad hoc e cerchi da 19 pollici. E rimane doppia anche la scelta tracambio manuale a sei marce e automatico-sequenziale con 7 rapporti e paddle al volante in magnesio. In attesa del prezzo non sembrerebbe mancare davvero nulla se non la trazione integrale, disponibile invece sulla Sedan e sulla Coupé. In quanti avranno voglia di fuggire dalle solite note?

GUARDALA DA VICINO















Pubblicato da Luca Pezzoni, 02/12/2008
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