Disegnata da Marcello Gandini (padre della Countach e della Stratos) la Maserati Shamal è stata una vera icona degli anni Novanta, nonostante sia stata prodotta in soli 369 esemplari tra il 1989 e il 1995. Merito delle sue forme che portavano all'estremo i concetti stilistici della Biturbo, con una grinta inusitata che le derivava dalla forma a cuneo: ammorbidita da qualche sapiente smussatura, ma anche arricchita da strategiche scalfature e dall'innovativo spoiler alla base del parabrezza. Sostituita dalla Maserati 3200 GT, la Shamal concluse uno dei tanti cicli di Maserati e ora l'atelier Modena Automobili intende riportarla alla ribalta con un restomod chiamato internamente Project MA-01. Che tuttavia lascia spazio a qualche perplessità.
Maserati Biturbo Shamal Modena Automobili, 3/4 posteriore
MOTORE E PRESTAZIONI
Se la Shamal originale impiegava un V8 biturbo da 326 CV, la Maserati Biturbo Shamal di Modena Automobili alza l'asticella delle prestazioni - ma non del prestigio - utilizzando un V6 biturbo della Ghibli S da 500 CV e 550 Nm di coppia, con un cambio automatica a otto marce che invia la potenza alle ruote posteriori. Modernità ed efficienza vs frazionamento da vera supercar. Tanti cavalli in più aumentano la velocità massima da 270 a 290 km/h, ma migliorano solo di poco l'accelerazione: 0-100 km/h in 5 secondi, con un guadagno di appena tre decimi. Modena Automobili non si è però limitata a montare un motore più potente. C'è anche un assetto delle sospensioni rivisitato con nuovi bracci MacPherson anteriori e posteriori, freni più grandi con dischi forati e pinze Brembo, oltre a ruote ridisegnate che imitano quelle originali della Shamal, vestite da pneumatici Pirelli PZero. Ma proprio lo stile del restomod Shamal è quello che può lasciare più perplessi.
Maserati Biturbo Shamal Modena Automobili, vista laterale
DESIGN E INTERNI
Utilizzando una combinazione di acciaio e fibra di carbonio la nuova auto mostra passaruota più ampi e un frontale più massiccio. Il prolungamento del cofano e delle fiancate si raccordano a incorniciare ampie griglie e fari a LED quasi fagocitandoli, dando al tutto aggressività e carisma, ma anche una certa pesantezza. Le caratteristiche prese d'aria sul cofano sono state ridisegnate. Del resto, più cavalli vuol dire più calore da smaltire e probabilmente lo stile si adegua alle mutate esigenze tecniche. Al posteriore grandi terminali di scarico fuoriescono da un nuovo estrattore, mentre più in alto vediamo luci dal caratteristico sviluppo orizzontale, con un design che fa quello che può per modernizzare la loro forma rettangolare.
Maserati Shamal originale, 3/4 posteriore
LUCI E OMBRE Quello che meno convince di tutta l'auto è il terzo volume, scandito da uno spigoloso spoiler sul tetto e da un alettone squadrato che fa apparire il cofano del bagagliaio un po' infossato. La pulizia della matita di Gandini si è un po' persa, ma è anche vero che la pesantezza del cofano baule originale viene stemperata dall'alettone. Dell'interno non abbiamo ancora le immagini, ma da quello che si sa, a bordo troviamo nuovi sedili sportivi Recaro e un moderno quadro strumenti digitale, per offrire un'accoglienza al passo coi tempi e mantenere il comfort all'altezza della Shamal originale. La produzione della Project MA-01 è limitata a soli 33 esemplari, con prezzi a partire da 585.000 euro più IVA.