La proposta dell’Istituto Europeo di Design per il Salone ginevrino si chiama Scorp-Ion: una sportivissima Abarth a due posti secchi e dall’animo molto elettrizzante. E se fosse davvero così la piccola coupé dello Scorpione?
L’ORA DI ABARTH Come accade ormai da otto anni a questa parte, il noto Istituto Europeo di Design (IED) sbarca a Ginevra portando con sé il lavoro svolto dagli allievi dell’ultimo Master of Arts in Transportation Design - work experience, il corso biennale che si svolge nella sede di Torino. L’ultima edizione, appena conclusa, ha visto la collaborazione diretta del marchio Abarth, che ha seguito i lavori dei giovani designer fino alla realizzazione del modello fisico in scala reale, quello che verrà esposto nello stand svizzero.
VERA COUPE’ Lunga 401 cm, larga 191cm e alta 119 cm, la Scorp-Ion è il risultato di un lungo processo di progettazione, in cui è stato simulato il lavoro che si svolge in un vero centro di design. Dal brief di partenza, che richiedeva lo sviluppo di un’auto specifica per Abarth, senza riferimenti ai modelli Fiat, è nata dunque questa sportiva a due posti secchi, dalle dimensioni molto compatte e dalle forme proiettate nel futuro. Dopo l’idea nata dalla matita del turco Emre Husmen, il progetto è stato sviluppato in team con gli altri sei studenti del corso (Alexandre Goloskok, Aydar Nigmatulli, Maksym Shkinde, Karla Dennis Soriano Farfan, Chrysanthos Therapontos e Marcos Villalon), coordinati da Luca Borgonovo, Senior designer di Pininfarina, e dal designer di Maserati Luigi Giampaolo.
CARENATA Tutta la vettura presenta forme molto pulite, come nel frontale, dove si nota il bello spoiler sdoppiato dalle forme morbide e i due sottilissimi gruppi ottici a boomerang. Le soluzioni più innovative si ritrovano però scorrendo verso la coda: il padiglione sfoggia un piccolo finestrino laterale a goccia, che va a fondersi nel grande parabrezza asimmetrico. La modernità della vettura viene esaltata nel posteriore, con i passaruota che scendono fino a terra, comprendo interamente i cerchi. Una soluzione che viene sempre più spesso proposta dai designer, sia per il forte effetto visivo sia per gli indiscutibili vantaggi aerodinamici.
SCORPIONE ELETTRICO Il lavoro dei sette giovani studenti è poi andato oltre la semplice definizione degli esterni. La Scorp-Ion è infatti studiata in ogni dettaglio, dall’abitacolo fino alle soluzioni tecniche. Come suggerisce il suffisso “Ion” (che in inglese significa “ione”), la piccola Abarth è mossa da quattro motori elettrici alloggiati nelle ruote, che vengono alimentati dal pacco batterie posto dietro ai sedili. Una soluzione che favorisce l’abbassamento del baricentro e che garantisce una buona capacità del vano bagagli.
IPOTESI FUTURE Dopo tante indiscrezioni arrivano dunque le prime proposte per una vera coupé dello Scorpione, della quale molti appassionati sognano da anni il ritorno. E se fosse così la Abarth del futuro? Ognuno tragga le sue conclusioni e nel frattempo si goda questa prima proposta che, alla kermesse svizzera, non arriverà da sola. Nello stand dell’istituto verranno infatti esposti anche i modellini in scala 1:4 della Bio Renovatio e della Torok, due stravaganticrossover McLaren realizzate dagli studenti del corso triennale.