Dopo il 2.0 CRDi, anche il diesel più piccolo si equipaggia di tecnologia mild hybrid con rete da 48V. Prezzi e offerta di lancio
HARDCORE HYBRID Oggi il diesel, domani anche i benzina. Il contagio ibrido è solo all'inizio, e di Hyundai Tucson prende ora di mira la versione 1.6 CRDi. Sul più piccino dei motori a gasolio in dotazione al Suv coreano (il 1.6 da 115 cv) sale a bordo il classico sistema a 48 Volt per il recupero dell'energia in frenata, cioè uno schema composto da alternatore-starter MHSG (Mild Hybrid Starter Generator) agganciato all'albero motore da una cinghia, e da una batteria agli ioni di litio da 0,44 kWh di capacità e 48V di tensione. Tecnicamente, trattasi di soluzione mild hybrid. Hyundai ha tuttavia ottenuto la certificazione 100% ibrida, garantento a Tucson le stesse identiche agevolazioni che le amministrazioni locali riservano alle vetture full hybrid. Bel colpo.
OCCASIONISSIME Grazie alla soluzione ibrida "soft", rispetto alla precedente versione esclusivamente a combustione interna Hyundai Tucson 1.6 CRDi 48V riduce i consumi e le emissioni in media dell'11%. Regalandosi allo stesso tempo, grazie alle proprietà dello speciale alternatore, un boost in ripresa e accelerazione di 12 kW di potenza e 55 Nm di coppia motrice. A trazione singola o integrale, con cambio manuale o automatico doppia frizione, il 1.6 fa dunque ora compagnia al 2.0 CRDi 48V, già disponibile a listino. In fase di lancio, Tucson 1.6 CRDi 48V XPrime con Techno Pack (caricatore wireless, Krell Premium Sound System a 8 canali) è in vendita a 27.150 euro anziché a 31.150 euro. In caso di permuta e rottamazione, e di adesione all'Operazione Doppio Zero: anticipo di 11.060 euro con polizza furto e incendio inclusa, due anni a zero rate e zero interessi, infine la triplice opzione di tenere, sostituire o restituire la vettura.