Debutto europeo per il Suv a idrogeno coreano, modello che anticipa i nuovi dispositivi di guida assistita in arrivo sulle Hyundai
CRONACHE DAL FUTURO Come comete, oggi, le auto a idrogeno: ne vedi passare una ogni chissà quando. Ma in un futuro bisognoso di energie alternative gli scenari potrebbero cambiare, e in questo alcuni costruttori credono più di altri. Hyundai, ad esempio, che dopo l'anteprima mondiale al CES di Las Vegas svela Nexo anche in Europa: al Salone di Ginevra, ecco il SUV elettrico fuel cell da quasi 600 km di autonomia.
EFFICIENTE Erede di ix35 e Tucson FCEV, Nexo ha allungato di parecchio il fiato: fa quasi 200 km in più di chi l'ha preceduta. Merito soprattutto di un affinamento delle tecnologie del sistema a idrogeno e di un packaging più efficiente, reso possibile dalla nuova piattaforma (dedicata) e dalla scocca alleggerita. La Hyundai Nexo (4,67 x 1,86 metri) è dunque un'auto più sfruttabile al suo interno (anche se il dato sul bagagliaio manca) e più efficiente. Produce in tutto 135 kW di potenza di sistema (95 dati dalla fuel cell, 40 dalla batteria) per uno 0-60miglia orarie di 9 secondi e mezzo.
PARZIALMENTE AUTONOMA Tuttavia, non è questa la sua ragion d'essere al Salone di Ginevra. La Nexo mette infatti in mostra le prossime tecnologie di assistenza alla guida che troveremo sui modelli di massa della casa coreana. Su tutti il Blind Spot View Monitor, che monitora la situazione a fianco dell'auto durante il cambio di corsia e proietta le immagini su uno schermo al centro della plancia. Ma anche il Lane Following Assist, che corregge lo sterzo per mantenere l'auto al centro della corsia (funziona fino a 144 km/h), e l'Highway Driving Assist, che regola la velocità sfruttando i dati dei sensori e del GPS. In futuro (entro il 2021) diventerà la prima Hyundai a guida autonoma nell'ambito della partnership stretta con Aurora (clicca qui per approfondire).