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Solo un disegno, per ora, ma tanto basta per svelare il carattere della futura concept di casa Hyundai. La i-flow si prepara così al debutto del Salone di Ginevra, mostrando linee fluenti per una berlina di grande impatto.
COMPLETA LA GAMMA Per ora si tratta solo di una concept car, ma questa i-flow, che debutterà al prossimo Salone di Ginevra, è solo il primo passo per la futura berlina di casa Hyundai, in commercio molto probabilmente con la sigla "i40". Dopo i10, i20 e i30 la Casa coreana vuole infatti completare la gamma con una tre volumi del segmento D, puntando su linee fascinose per farsi spazio tra le ben più blasonate tedesche.
NUOVO CORSO Il nuovo corso stilistico intrapreso dalla Hyundai, denominato "fluidic sculpture", giunge così all'ennesimo capitolo, dopo aver fatto la sua prima comparsa anche sul mercato con la recente SUV ix35 (presto ne pubblicheremo la prova). Uno stile che si presenta già dal nome, i-flow appunto, con forme aerodinamiche e linee fluenti disegnate dal Centro Stile Hyundai di Rüsselsheim, in Germania.
SCOLPITA NELLA LAMIERA Al momento bisogna accontentarsi di un solo disegno che ne ritrae la vista tre quarti posteriore, ma la filante berlina mostra già in pieno il suo carattere e i suoi punti di forza. In primo luogo quelle nervature laterali, quasi scolpite nella lamiera, che donano un enorme slancio al corpo vettura, dal frontale fino alla coda filante. Una sensazione che viene enfatizzata dalle proporzioni dell'auto, con uno sbalzo anteriore ridotto che contrasta invece con quello posteriore, come allungato dai flussi aerodinamici.
GIOCO DI MONTANTIIl padiglione riserva altre soluzioni interessanti, con il montante anteriore che si sdoppia evidenziando la fascia cromata, prolungata fino al lunotto. I vetri laterali sottili enfatizzano la dinamicità dell'auto, così come il montante C che ne determina una brusca interruzione e, incorniciando il cristallo posteriore, sembra slanciarsi in avanti.
SGUARDO ENIGMATICO Per il frontale bisogna aspettare i prossimi teaser, ma già si percepiscono i volumi più compatti e le linee che rimandano un po' alla ix35. Di grande effetto poi gli specchi retrovisori, molto avanzati ed estremamente sottili, così da far supporre la presenza delle telecamere a cui nessuna concept sembra ormai voler rinunciare. Se il frontale resta incerto, lo sguardo posteriore, invece, appare già in tutto il suo splendore, caratterizzato dai gruppi ottici taglienti che vengono uniti dal terzo stop.
DI POCHE PAROLE Se dal punto di vista estetico si possono già fare le prime considerazioni, nulla si sa invece per quanto riguarda la meccanica. Lo zampino del gruppo chimico più grande al mondo (la BASF) nella realizzazione di questa concept, è il primo indizio che porta però ad ipotizzare una propulsione ecologica, probabilmente ibrida vista la tendenza del momento. Le uniche notizie trapelate parlano infatti di pannelli solari e materiali leggeri realizzati proprio da questa multinazionale, primo tassello per sottolineare l'attenzione all'ambiente riservata da questo ultimo prototipo made in Hyundai.