Dopo una vita da gran lavoratore, questo veicolo commerciale coreano è pronto a mettere su famiglia. Da fine anno sarà a listino una nuova generazione, più raffinata e con versioni dedicate al trasporto passeggeri, pronte a vestire i panni di una maximonovolume.
CASA E LAVORO Piccole o grandi, non fa molta differenza: le monovolume continuano comunque a riscuotere un buon successo, al punto da convincere diverse Case a incrementare in ogni modo il loro impegno nel settore. Tra queste figura la Hyundai, che, al momento di rinnovare il veicolo commerciale H-1, ha articolato la gamma pensando anche a una versione passeggeri da proporre alle famiglie più numerose e a chi fa servizi navetta. Un'operazione industriale non molto diversa da quella vista di recente con lo Scudo Panorama sotto le insegne Fiat, a sua volta convinta che la taglia XXL possa trovare clienti.
LE DIMENSIONI CONTANO Per rendere il nuovo H-1 più appetibile, gli ingegneri coreani hanno dato innanzi tutto una stiracchiata alle dimensioni generali. Lungo 5.125 mm (+ 90 mm), largo 1.920 (+100) e con un passo di 3.200 (+ 120), il nuovo modello guadagna molto in termini di praticità e versatilità d'impiego. Quanto allo stile, a questo Hyundai la personalità non manca, complici soprattutto le curiose scanalature che fanno da sopracciglia ai passaruota e gli enormi fari dallo sguardo un po' pallato. Piacciano o meno, sono senza dubbio originali.
SCONTO COMITIVA Quando arriverà in Italia, poco prima della fine dell'anno, l'H-1 (che potrebbe essere ribattezzato anche con un altro nome) sarà proposto in varie configurazioni. Accanto a quelle a 3 e a 6 posti, si segnalano quelle per 7 o 8 passeggeri. E' invece da escludere che vengano importati esemplari con quattro file di sedili a 11 o 12 posti pensate per il mercato asiatico e che da noi sarebbero guidabili soltanto con patente D.
IN GUANTI BIANCHI Anche se l'H-1 nasce come mezzo da lavoro, la plancia ha un look elegante e raffinato, con inserti a effetto metallo. Laconsolle centrale ospita la leva del cambio, che non quindi a limitare i movimenti delle gambe del pilota e del suo secondo. La Hyundai tratta in guanti bianchi anche i passeggeri posteriori. Per loro ci sono centimetri in abbondanza, due ampie porte scorrevoli e bocchette di ventilazione che si aprono sul padiglione.
SOLO SOLETTO Anche del punto di vista meccanico l'H-1 ha le sue carte da giocare, grazie a un 2.500 CRDi con turbina a geometria variabile accreditato di 170 cv e di 392 Nm di coppia. Abbinato a un cambiomanuale a cinque marce oppure a un automatico a quattro o a cinque rapporti (a seconda dei mercati), questo propulsore potrebbe essere l'unico a spingere la gamma italiana. Il principale candidato a fargli compagnia in listino è un 2.400 a benzina a sua volta dotato di 170 cv, mentre non ci sono grandi chance per un altro 2.5 TD da 100 cv, onesto lavoratore e nulla più.