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Hyundai Concept HCD8


Avatar Redazionale, il 09/01/04

20 anni fa -

C'è qualcosa di nuovo nell'aria, anzi d'antico a guardarla da dietro, di tedesco. Capita. A conti fatti però la nuova concept coupé presentata dalla Hyundai al Salone di Detroit brilla di luce propria. In tutti i sensi

BASTIAN CONTRARIO Mentre molte Case restano alla finestra per vedere come si evolverà la crisi nel settore delle coupé, i coreani della Hyundai fanno spallucce e continuano ad andare controcorrente. Come i salmoni, presentando in quel di Detroit una nuova concept niente male che fa il paio con un'altra coupé Hyundai di grande fascino, la Coupé appunto.

SPLENDENTE La livrea gialla che l’ammanta non aiuta certo a stemperare l’impressione di trovarsi davanti a una linea assai vistosa. Buona parte del merito (se tale lo si può definire…) va certo anche all’enorme presa d’aria anteriore che pare pronta a fagocitare tutto ciò che attraversa la strada. Non meno aggressivi sono poi i sottilissimi gruppi ottici anteriori, con le singole luci che sembrano incastonate sotto la palpebra trasparente da un gioielliere.

ANNI 80 Per loro è stata scelta la tecnologia LED: durano una vita, splendono sempre come il primo giorno e assorbono poca energia. Ma occhio non tamponare perché costano una fortuna. Forse è proprio per questo che i progettisti le hanno piazzate così in alto… La stessa soluzione si ritrova nel posteriore che, pur se un po’ più rotondetto, ricorda per sommi capi quello della Porsche 944 della seconda metà degli Anni ’80.

SALE E SCENDE Ad accomunare questa Hyundai alla gloriosa coupé di Stoccarda provvede anche l’impostazione generale tutt’altro che estrema, da auto capace di adattarsi all’impiego quotidiano senza eccessive forzature. Il bagagliaio è infatti a prima vista degno di tale nome e l’ampiezza delle portiere dovrebbe assicurare una discreta accessibilità ai posti posteriori, anche se il destino dei loro occupanti è quasi sicuramente quello di assumere una postura "andreottiana".

ARIA COMPRESSA Quello che però regala realmente alla HCD8 una versatilità fuori dal comune sono le particolari sospensioni pneumatiche che, a un semplice comando del pilota, modificano l’altezza da terra del corpo vettura di una decina di centimetri. Citroën insegna... A ricordare l’indole sportiva della HCD8 resta comunque una dotazione tecnica di tutto rispetto. Sotto il cofano si cela difatti un motore V6 sovralimentato da 2,7 litri abbinato a un cambio manuale a sei marce. I cerchi sono da 19 pollici e ospitano pneumatici da 255/40, quanto serve per non rimpiangere nel misto la scelta fatta di affidare la trazione alle sole ruote anteriori.

SOLDONI Se la HCD8 avrà o meno un seguito a livello di produzione di serie non si può ancora dire. Visto però che la Hyundai ha sborsato la bellezza di 30 milioni di dollari per attivare il nuovo centro stile californiano di cui la HCD8 è la primogenita, viene facile pensare che l’investimento debba avere in qualche modo un seguito…


Pubblicato da Paolo Sardi, 09/01/2004
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