Pare una cabinovia su ruote; ma forse un giorno la guideremo. Ecco la Honda Wander Stand
PIANETA GIAPPONE Varcare le porte del Salone di Tokyo è come fare un viaggio interstellare. Parlando di mezzi di trasporto, infatti, possono capitare incontri ravvicinati del terzo tipo, con esemplari a una, due, tre o quattro ruote difficilmente catalogabili. Uno di questi è senza dubbio l’Honda Wander Stand, uno dei tanti prototipi di scena quest’anno alla kermesse nipponica. Pare una cabinovia su ruote; ma forse, un giorno – che ci crediate o no – la guideremo.
VERTICALE Il concetto di base è che la mobilità sta cambiando: gli spazi a disposizione si restringono e le persone, in auto, viaggiano sempre più spesso da sole, massimo in due. Ottimizziamo gli ingombri, allora – devono aver pensato gli ingegneri di Tokyo. Così l’Honda Wander Stand si sviluppa in orizzontale lo stretto necessario (per parcheggiare meglio) e, con le ruotine esiliate agli angoli, sfrutta lo spazio in altezza. Secondo un principio tipicamente giapponese già introdotto dalle cosiddette kei car.
HIGH TECH Da buona jap, poi, ha un debole per la tecnologia. Minimalista come poche quando si parla di arredamento (c’è un joystick al posto del volante, la panchetta è fatta per appoggiare appena le terga, mentre le portiere ricordano un plettro) l’Honda Wander Stand ha un parabrezza che funge da display per l’infotainment. Con tanto di navigazione 3D e comandi touch per messaggiare o telefonare.