E' l'ennesima proposta giapponese di veicolo ibrido. Combina cioè la versatilità del motore a scoppio con la compatibilità ecologica di uno elettrico.
Honda, che da anni sviluppa il sistema IMA (Integrated Motor Assist) sembra aver lavorato molto sulla leggerezza e sull’aerodinamica: il corpo vettura è realizzato in carbonio superleggero e alluminio – il peso è notevolmente ridotto: solo 700 kg – plasmati ad una forma pensata per scivolare nell’aria con il minimo sforzo.
La linea, da coupè a due volumi compatta, è forse eccessivamente condizionata dalla necessità di offrire la minima resistenza all’aria: il cx di soli 0,20 ha imposto una forma ovoidale con ampie carenature. Scompaiono così le ruote posteriori e perfino le maniglie delle porte.
I fari anteriori a LED e l’interno molto "minimal", con un volante simile alla cloche di un aereo, aumentano la percezione di futuribilità del modello. Nelle intenzioni della Casa andrebbe considerata un’auto sportiva, per le emozioni di forza e libertà che trasmette.
Vogliamo fidarci, ma per ora è forse meglio accontentarci di chiamarla auto ecologica…