DAL SOGNO ALLA REALTÀ Ha un nuovo nome e una data confermata di lanciola GTO Engineering Moderna di cui vi avevo già parlato lo scorso novembre. E pure una fotogallery che ne mostra le forme come appariranno nella realtà. Fino a ieri, di quella che si chiamerà GTO Engineering Squalo avevamo giusto i bozzetti e una descrizione - già piuttosto minuziosa, va detto - della meccanica. Che continua a far sognare.
TANTE FONTI DI ISPIRAZIONE Le forme sono chiaramente ispirate a quelle di una Ferrari 250 GT degli anni Sessanta, ma ci sono evidenti contaminazioni dal design di un'icona ancora più importante: la Ferrari 250 GTO, ossia l'auto più costosa di sempre. Al tetto con la tipica dppia gobba Zagato e alla reinterpretazione dei fari tondi della 250 GT - qui reinterpretati con tecnologia a LED - si aggiungono le tre prese d'aria a mezzaluna nella porzione anteriore del cofano che sono più tipiche della GTO. Ai lati della coda, l'apertura singola della GTO originale del 1962 viene rimpiazzata da tre aperture verticali che richiamano invece la 288 GTO del 1984: licenza poetica?
LIBERA REINTERPRETAZIONE Lateralmente si notano cerchi da 18'', il cui design richiama quelli della Dino 246 GT. In coda spiccano quattro terminali di scarico il cui taglio obliquo e ben raccordato con la carrozzeria è una concessione alla modernità. Sulle Ferrari degli anni Sessanta, infatti, si usavano scarichi che si allungavano oltre il codino e ben separati dalla scocca, con taglio dritto della bocca d'uscita. D'altra parte, qui non si tratta né di un restauro né di una replica, né tantomeno di un restomod. La Squalo è un progetto che parte da un foglio bianco e si propone di attualizzare nella tecnica e nei processi produttivi un'icona delle auto sportive storiche. In particolare, la struttura è in fibra di carbonio, per dare rigidezza e guidabilità moderne con un peso piuma che riporta alle auto da corsa del passato.
MENO DI MILLE CHILI L'obiettivo che ai sono posti i tecnici della GTO Engineering, azienda inglese nata nel 1991 specializzata nel restauro e nell'assistenza delle Ferrari, è quello di rimanere sotto i mille chili. Che combinati con la potenza di un V12 quad-cam progettato e realizzato ex novo dovrebbe garantire un mix davvero esplosivo. Numeri, per ora, non ne dichiarano, ma è lecito attendersi oltre 300 CV, con un'erogazione vecchia scuola, visto che - e questa è uan vera finezza - la GTO Squalo non avrà l'iniezione elettronica, ma sarà alimentata da carburatori!
TRA ANTICO E MODERNO In particolare, se guardiamo ad altre realizzazioni della GTO Engineering, scopriamo che il motore in questione è già in grado di erogare 315 CV e non sembra improbabile che per la Squalo verrà ulteriormente potenziato. Il cambio è manuale e la struttura in carbonio viene completata da porte e cofano realizzati in alluminio: dello stesso materiale sono i sottotelai ausiliari che permettono l'ancoraggio delle sospensioni indipendenti.
L'INCOGNITA DEL PREZZO ''Sì, sta accadendo davvero e ci atteniamo alla nostra filosofia originale per la macchina e alle promesse sui tempi per la produzione'' ha detto Mark Lyon, fondatore e amministratore delegato di GTO Engineering, che annuncia l'arrivo della Squalo nel corso del 2023: ''con il suo sapore anni Sessanta nel coinvolgimento alla guida, ma affidabilità e qualità costruttive moderne''. Il prezzo? È un altro aspetto su cui per ora la factory inglese non si sbilancia, ma la precedente recreation GTO Engineering 250 SWB Revival aveva un prezzo di 850.000 euro e la Squalo potrebbe facilmente collocarsi nella medesima fascia.
ORDINI APERTI, ARRIVA NEL 2023 Ma se la factory inglese sta già raccogliendo gli ordini per la nuova auto e l'anno di presentazione sarà il 2023 è probabile che il debutto vero e proprio sia verso la fine dell'anno, in quanto i lavori non sarebbero a uno stadio particolarmente avanzato: ''Siamo in una fase in cui i modelli di design vengono creati qui nel Regno Unito e presto annunceremo i nostri partner tecnici che lavorano con noi sulla produzione di esterni e interni, nonché su ruote e pneumatici'', dice Lyon, che tuttavia è comprensibilmente euforico. ''In tutti i miei anni di lavoro nel settore [automobilistico], non sono mai stato così entusiasta della creatività della produzione e del design come lo sono ora''. Guardate la fotogallery qui sotto e ditemi se non lo sareste anche voi...