Peso da figurino, dimensioni tascabili e cuore verde. Così si presenta la Gordon Murray T.27 che, giunta finalmente alla veste definitiva, ora cerca un produttore...
SVELATA Anni di fatiche e lavoro sembrano sul punto di essere ripagati. La Gordon Murray T.27, prototipo di una city car elettrica tascabile ad alta efficienza, è finalmente pronta e ora cerca asilo per la produzione. Presentata ieri a un evento del Royal Automobil Club di Londra, si svelerà in anteprima al pubblico il prossimo 5 novembre al “Future Car Challenge”, una competizione organizzata dal RAC e riservata ai modelli più avveniristici. Il passo successivo sarà poi trovare un costruttore pronto a trasformarla in un prodotto di serie.
IN NUMERI E tra le auto avveniristiche la Gordon Murray T.27 (vedi correlate per approfondire) merita certamente un suo posto, stando alle credenziali con cui lo stesso Gordon Murray – uno che, sulla scorta di 30 e più anni in F1, un po’ di credito se lo guadagna per forza – ce la presenta. Compressa in un perimetro da micromachine (250x130 centimetri), col suo motore da 25kW alimentato da batterie agli ioni di litio la T.27 assicura prestazioni sufficienti per i potenziali acquirenti di auto elettriche (105 km/h di velocità massima e un’autonomia di 160 km nel ciclo NEDC). Il tutto, a detta di Murray, con consumi energetici inferiori rispetto alle potenziali concorrenti: 29% in meno al chilometro sulla Smart EV e -36% sulla Mitsubishi i-Miev, tanto per fare alcuni esempi.
ECOCOMPATIBILE Di tutte, la sua caratteristica più innovativa è però forse un’altra: il processo industriale con cui è stata concepita, denominato iStream, che in passato Murray non aveva esitato a definire tanto rivoluzionario quanto, a suo tempo, la catena di montaggio ideata da Ford. Sebbene non si conoscano tutti i dettagli a riguardo, l'iStream si caratterizza per l’utilizzo materiali ultraleggeri (tant'è che alla pesa la T.27 fa registrare soli 680 chili, batteria inclusa), una gestione intelligente degli spazi – che sulla T.27 sono ottimizzati all’osso. Parallelamente, a detta dello stesso ex-McLaren, anche la gestione dei processi è estremamente ecologica, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale della T.27 sin dalla sua nascita.
IN CERCA D’AUTORE In totale, dall’inizio del progetto ad oggi, il design e lo sviluppo della Gordon Murray T.27 hanno richiesto un investimento di oltre 10 milioni di euro, la metà dei quali finanziati da Technology Strategy Board, l’agenzia governativa inglese che opera nel campo dell’innovazione. Adesso, per tutti è arrivato il momento di raccogliere i frutti, visto che anche dal punto di vista della sicurezza la scocca iStream della T.27 sembra dare buone risposte (almeno così emerge dai recenti crash test a cui si è sottoposta). Ora a Murray non resta che trovare un “magnate” disposto a produrre la sua “micro” elettrica. Al momento si sta trattando con tre possibili costruttori.