Si chiamano Jiao, Miao e Xiao e rappresentano l'ultima frontiera della mobilità eco-sostenibile secondo GM. Tre veicoli, un unico concept, che riprende la tecnologia del P.U.M.A presentato qualche mese fa al salone di New York.
AUTO, NON POKEMON Jiao, Miao e Xiao: parla cinese il futuro di General Motors. Futuro elettrico, chiaramente, ma anche interattivo, con auto capaci di comunicare tra di loro per preservarsi dagli incidenti e per sconfiggere il traffico. Auto come le tre avveniristiche concept nate dalla stretta di mano tra il colosso americano e la SAIC (Shanghai Automotive Industry Corp.), da guidare manualmente o in modalità automatica. Per vederle e toccarle dal vivo dovremo aspettare fino al primo ottobre, data di apertura del World Expo 2010 di Shanghai.
BELLA DENTRO Come nell'ovetto Kinder, il bello sta dentro. Il packaging è bizzarro, provocatorio e futurista, ma è soprattutto un pretesto per far parlare di ciò che giace sottopelle. Ovvero, tecnologie all'avanguardia orientate alla guida automatica, da considerarsi prossimi pronipoti dei vari sensori di corsia, cruise control e rilevatori di presenza, divenuti ormai di serie sulla maggior parte delle auto di nuova produzione. Un giorno guideremo circondati dal wireless, e allora le auto faranno davvero tutto – o quasi – da sole; compreso consigliarsi le strade più corte e scansarsi per evitare collisioni. Con tanti saluti a isterici colpi di clacson e al "ma guarda dove vai!”.
DESIGN INTERNAZIONALE Piccola premessa. Jiao, Miao e Xiao (in italiano Orgoglio, Magia e Risata) rappresentano tre interpretazioni stilistiche diverse di un progetto (tecnologico) comune. Il primo è frutto dei designer di GM Europa e si ispira contemporaneamente ai due oggetti agli antipodi: i treni ad altissima velocità e le maschere dell'opera cinesi. Miao, invece nasce nel centro studi californiano ed è la più automobilistica nel look; mentre Xiao, li cui disegno arriva dall' Australia, ha un che di nautico nei due oblò laterali, ma agli appassionati di auto non può non ricordare – anche solo vagamente – le due Pivo presentate da Nissan, se non altro per la forma della cabina.
SEI CONNESSO? Sotto i tre differenti vestiti, un progetto che si riassume poco poeticamente nella sigla EN-V. Della quale sarebbe facilissimo comprendere il significato – dal momento che si sta parlando di veicoli elettrici –, se non fosse per quella "N” di mezzo, che poi è il fulcro del progetto. "N” infatti sta per "Networked”, e indica proprio la capacità di questi veicoli di comunicare con i propri simili e le infrastrutture circostanti. Jiao, Mio e Xiao sono l'ultima evoluzione di quanto anticipato da GM all'ultimo salone di NY con la concept P.U.M.A.
PIU' SPAZIO PER TUTTI Da P.U.M.A. deriva il sistema di trazione, basato su due motori elettrici – ciascuno in corrispondenza di una ruota – che non solo producono l'energia necessaria in fase di accelerazione, ma gestiscono anche la decelerazione e la frenata. Con un intero ciclo di carica, si viaggia per circa 40 km: il bello è poter girare in un fazzoletto d'asfalto – grazie a un diametro di sterzata minimo – e parcheggiare in cinque nello spazio normalmente destinato a una sola auto – queste concept infatti sono tutte lunghe circa un metro e mezzo.
GPS, WI-FI E SENSORI Si viaggerà in autonomia, in silenzio e senza inquinare. La vera rivoluzione sarà però poter contare su una fluidità e sicurezza totali nella circolazione, grazie a mezzi che sfruttano, in maniera combinata, le risorse della navigazione GPS, i sensori e le tecnologie drive-by-wire. Tramite il wireless ciascun veicolo potrà calcolare il percorso più veloce in base a informazioni ricevute in tempo reale da qualsiasi dispositivo; telecamere e sensori, intanto, monitorano quanto succede intorno e, automaticamente, l'EN-V regola la velocità e la frenata in modo da evitare pericolose sportellate.
LIGHT Jiao, Miao e Xiao sono stati realizzati con una scocca leggera (500 kg, pari a circa un terzo di un'auto odierna) in fibra di carbonio, resistente tuttavia piuttosto morbida nel suo impatto con l'ambiente. Oltre alla scocca, anche le verniciature, i rivestimenti e tante altre componenti di questi EV ricalcano la stessa filosofia "eco-sostenibile”.