IL RITORNO DI UN’ECCELLENZA ITALIANADopo 74 anni rinasce Isotta Fraschini, un marchio storico per l’automobilismo italiano, che presenta oggi la Tipo 6, una hypercar dedicata al mondo delle piste, ma che avrà anche una sua variante omologata per la strada. Un progetto ambizioso che vede un vero “parterre de roi” a supportare questo piano di rilancio dello storico brand milanese, a partire dal presidente di Isotta Fraschini Alessandro Fassina, dal CEO Enzo Panacci, già amministratore delegato di Nolan (caschi per motociclisti), mentre le chiavi del reparto motorsport sono state date a una vera icona come Claudio Berro, vincente direttore sportivo di Peugeot e Ferrari, che ha trovato in Giuliano Michelotto, fondatore della Michelotto Engineering, il partener ideale (insieme ad altri) per realizzare questo sogno su quattro ruote. Ma andiamo con ordine.
Isotta Fraschini Tipo 6: la presentazione della versione LMH CompetizioneSCENDE IN CAMPO LA VERSIONE DA GARALa prima a vedere la luce è la Tipo 6 LMH Competizione, una macchina già pronta per il primo shake down in pista e che potrebbe essere schierata a giugno nella tappa italiana del campionato LMH a Monza. Un’auto che racchiude l’eccellenza della tecnologia sviluppata dalla Michelotto Engineering e capace di esprimere un potenziale straordinario, secondo le parole dei manager di Isotta Fraschini. Motore V6 di 90°, turbo, 3.0 litri, ibrido con l’unità endotermica capace di erogare 700 CV e l’unità elettrica che si spinge fino a 270 CV alimentata da una batteria agli ioni di litio da 900 Volt. Poi troviamo telaio in fibra di carbonio, cambio sequenziale a 7 rapporti, trazione integrale e peso di 1.030 kg. Un vero concentrato di tecnologia che aspetta solo di buttarsi nell’arena del mondiale Endurance con rivali del calibro di Toyota, Porsche, Cadillac, Peugeot e Ferrari, solo per citarne alcuni. Quindi un modello, la Tipo 6 LMH Competizione, definito Over the Top, studiato per confrontarsi con il meglio del motorsport mondiale e dare vitalità al progetto di rilancio del marchio.
Isotta Fraschini Tipo 6: l'abitacolo della hypercar ibrida per le gare enduranceALTRE DUE VARIANTI IN ARRIVOMa non basta, poiché il planning della Casa italiana è molto articolato e prevede la realizzazione di altri due modelli della hypercar. Infatti, arriverà la Tipo 6 Pista e dal 2026 anche la Tipo 6 Stradale (biposto). Due auto che, con la loro vendita, permetteranno di sostenere anche l’enorme investimento complessivo, che è pari a 100 milioni di euro di cui 25 milioni già impiegati per compiere il primo step. La Tipo 6 Pista sarà la versione dedicata ai track day, con un programma personalizzato di mantenimento e gestione della vettura da parte di Isotta Fraschini stessa. In sostanza, un’auto per un pilota amatore, che non punta all’uso agonistico ma che se la vuole gustare fra i cordoli, ovunque egli desideri divertirsi e con assistenza diretta di un team Isotta Fraschini, tanto è vero che lo slogan coniato è “Dall’Ufficio alla Pista”. Vettura pressoché gemella della Tipo 6 Competizione, può contare sul V6 turbocompresso ibrido addirittura più potente, poiché libero dai vincoli di omologazione FIA. Parliamo di qualcosa come 750 CV dal motore a scoppio, fermo restando i 270 CV dell’unità elettrica. Con una potenza complessiva di 1.020 CV e un peso di circa 1.000 kg, l’auto assicura un rapporto peso/potenza straordinario di appena 0,98 kg/CV.
Isotta Fraschini Tipo 6: la versione Pista per i track-dayDAL 2026 ANCHE LA BIPOSTOMa grande aspettativa è riposta nella terza e ultima variante, la Tipo 6 Stradale, quella che ha il potenziale per fare i numeri più grandi. In agenda per il 2026 (dove l’obiettivo è di costruirne 30 all’anno), l’auto mantiene lo stesso spirito delle altre due versioni, ma sarà modificata per un uso non esclusivamente in circuito. Quindi, via la mega ala posteriore, sospensioni più accomodanti sulle strade di tutti i giorni, assetto rialzato e, soprattutto, un secondo sedile per godersi tutto il potenziale in coppia. La sua peculiarità sarà quella di potersela ritagliare su misura, a ispirazione di quando Isotta Fraschini, agli inizi del 20° secolo, costruiva le automobili più lussuose e ambite.
SI PUÒ PERSONALIZZARE L'AUTO MA PREZZO DA... SCEICCHI Dai colori, alle finiture fino a qualsiasi altro dettaglio che permetta di possedere una vera e propria one-off dalle prestazioni eccezionali. E lato performance, va sottolineato come rimarranno del tutto simili alla Pista e alla Competizione, poiché la struttura è sostanzialmente la stessa fatto salvo per l’assenza delle appendici aerodinamiche più “spinte” e di un peso superiore. Detto del powertrain da 970 CV complessivi, la Tipo 6 Stradale sarà equipaggiata con componenti necessari all’omologazione e a una guida più… rilassata (passateci il termine). Ci saranno alcuni sistemi di assistenza alla guida, il servosterzo, la telecamera di manovra, i fari a LED e… il porta targa. Il costo iniziale di questo gioiello del Made in Italy è uguale per le tre varianti ed è stato fissato in 2.750.000 euro escluse tasse. Naturalmente ogni personalizzazione scelta dal compratore lo farà aumentare in modo considerevole.