Primi a intuire il revival muscolare, quelli con l'ovale blu sulla maglietta spostano in avanti il gioco. E per chiarire chi comanda donano un trattamento regale al revival Mustang: la serpe sulla bocca, powerdome e feritoie sul cofano, stripes sui fianchi, 100 cv/litro e placchette numerate. Ecco la nuova King of the road. Figlia della personalizzazione estrema e nostalgica. Mancava dal 1968.
MUSCOLI VERI Non si tratta solo di sigle o targhe commemorative. Ci sono anche muscoli veri: 5,4 litri per 540 cavalli e bei cerchi da 20.O semplicemente il V8, il motore più americano che c'è,da far ronfare tranquillo sapendo che all'occorrenza basta schiacciare.Cambiano i tempi, le legislazioni antinquinamento e gli uomini. Ma non cambia il piacere della guida muscolare. E restano le buone idee, quelle figlie dell'emozione. Senza compromessi in questa occasione, per avvertire le prossime rivali che la Regina non cederà lo scettro tanto facilmente.
CORREVA L'ANNO Come non partire dalla storia. Da Lee Iacocca, mitico boss Chrysler e prima ancora Ford. Non ha inventato le muscle car, quello no. Ma la Mustang sì, e con lei le pony car. Iacocca, grande ingegnere e uomo di marketing, partiva sempre dalle intuizioni. Negli States volevano una sportiva ruggente, economica, alla portata di tutti e personalizzabile. Variazione sul tema, fatta di sfumature, delle muscle car pachidermiche che gli americani già sapevano fare bene. Tanti cavalli in tanta carrozzeria.
TANTO A POCO Con il Cavallino selvaggio l'arma segreta fu tutta qui, tanti centimetri cubi sotto il cofano, sempre. Fuori invece meno centimetri di carrozzeria, ma abbastanza per farci stare quattro persone. Con qualche striscia colorata in stile Le Mans. Che Oltreoceano son gente pratica, guardano alla sostanza e ai gusti forti. Ma ci deve essere spazio interno, e il portabicchieri per il beverone. E pazienza se le finiture sono appena accettabili e le plastiche sono ruvide come carta vetro. Fu un successo. All'avvio delle vendite si scatenarono aste selvagge, con i clienti che dormivano dentro l'auto in attesa che venisse immatricolata, per evitare di farsela fregare da qualche miglior offerente. Le altre Case ad inseguire, anche la Camaro non avvicinò i livelli di vendita della Mustang.
LEGGENDAIl mito vero del Cavallo selvaggio risale al 1968. Sul finire della prima serie. All'epoca la Mustang aveva solo 4 anni (ora ha superato gli "anta" da un pezzo) e faceva sorridere i piedoni pesanti sulle strade, oltre al reparto finanziario Ford. Ma c'era ancora spazio per le esagerazioni.Mr. Shelby decise di stipare nel cofano il leggendario propulsore 428 "Cobra Jet". Con la sua bella presa d'aria per l'alimentazione forzata sul cofano e 335 cavalloni dichiarati. Una vera muscle car.
CAVALLI VERI Ma, bei tempi, all'epoca le misurazioni erano imprecise e tra gli appassionati non tardò a spargersi la voce. I cavalli veri erano molti di più: 410!Una belva sotto mentite spoglie e dallo sbarco sul mercato leggendario e improvvisato. Quel geniaccio di Shelby riuscì a beffare pure GM. Quando venne a sapere che la concorrenza stava per lanciare una sportiva battezzata "King of the Road"... decise di giocare d'anticipo. Facendo lavorare di notte l'ufficio legale e battezzando la sua GT500 con due letterine magiche aggiuntive: KR (King of The Road). Per chiarire a chi spettava la corona. Ne costruirono 1570 chiuse e 517 scoperte. Poi iniziò l'imborghesimento, destino ineluttabile delle star.
OGGI Nel 2007, dopo 40 anni e decenni di crisi economiche e petrolifere e di legislazioni antinquinamento sempre più oppressive, ritorna il Re. Partendo dal revival Mustang quinta generazione,una delle meglio riuscite a giudizio unanime di critica, appassionati e addetti ai lavori, tanto da meritare una reinterpretazione destrutturata del nostro Giugiaro. E per il 2008 è in arrivo la versione ultimativa della Shelby Cobra, la Mustang più muscolare di sempre. Che guadagna nel nome le due letterine magiche, KR.
KR Nell'estetica pochi dettagli nuovi, ma di quelli che fanno la differenza per i guardoni. Con la targhetta numerata per ricordare che ce ne saranno 1000 e non più di mille. Ma, soprattutto, sotto il cofano i pony arrivano ad essere 540, ben 40 oltre la GT500 conosciuta. Perchè una vera sportiva non può avere meno di 100 cavalli/litro, anche se con passaporto stars and stripes. E per zittire le facili malelingue all'europea, sempre pronte ad eccepire.
TROVA AL DIFFERENZA Un occhio distratto, guardandola da fuori, potrebbe non capire. Ma non c'era già la Shelby Cobra? Cosa cambia? Poco d'accordo. Ma per chi passa il tempo a sfogliare gli almanacchi bastano quelle feritoie sul cofano, subito sul davanti, con lo scalino con la scritta Shelby composta con le lettere. Mettendole affiancate, ad otto lustri di distanza, non possono esserci dubbi sulla discendenza dall'originale: quelle prese per l'alimentazione forzata fanno parte del DNA Mustang.
STRISCIA INTERROTTA E anche le stripes laterali, con le due letterine KR risvegliano emozioni per intenditori. Come quelle sul cofano che, a differenza della Cobra "normale" si interrompono in corrispondenza delle prese d'aria e riprendono sul paraurti. Volute così da Carrol Shelby in persona per spaventare chi la vedrà arrivare dallo specchietto. E meglio se non tutti apprezzeranno o tantomeno se ne accorgeranno: la sorpresa quando al semaforo vedrete fuggire via il Cavallino selvaggio sarà doppia. Non provate a sfidarla al semaforo, perchè perderete.
CONOSCIUTA Poi ci sono, sempre sul cofano in fibra di carbonio le chiusure di sicurezza in acciaio, le prese d'aria aggiuntive sulla bocca del paraurti per raffreddare i freni. Per il resto rimane la Mustang nota, tolte le targhette di Shelby con il suo cobra, il suo autografo inciso sugli interni in pelle, la citazione del quarantennale, e dei bei cerchioni dal design esclusivo che, con dieci razze, reinterpretano quelli della KR d'epoca. Confrontare per credere. Per la premiere di New York sono da 20 pollici, ma pare che di serie ci saranno dei 18 con lo stile medesimo.
TUTTA COPPIA Tutto qui? Ne valeva la pena? Affermativo, le differenze vere stanno sotto. Il compressore, le prese d'aria aggiuntive per far respirare aria fredda all'otto cilindri con impianto di iniezione rivisto, il tuning Ford e Shelby mirato. E ancora lo scarico speciale e il cambio sei marce con rapporti ravvicinati e innesti più veloci, preso in prestito dal reparto corse, parlano di specializzazione nei particolari. La coppia di 731 Nm riesce a far impallidire anche diesel da autocarro.
ATTENTO, FRENA Oltre ai muscoli hanno pompato anche lo scheletro. Al reparto freni e telaio non sono mancate le attenzioni.I dischi sono dei Brembo da 14 pollici, rinfrescati dall'aria pescata sul davanti. Poi sono state modificati i bracci, le molle, gli ammortizzatori e non mancano le barre stabilizzatrici. La parola d'ordine è stata "affinamento complessivo" e omogeneo, per regalare sensazioni di guida coerenti con le promesse. Obbligatorio, se la si acquista, ritornare ai cerchi da 20 pollici per ricomporre il pacchetto ideale.
PREZZO VERO Proprio qui sta il piccolo inganno inventato da Iacocca e poi copiato da molti: il prezzo. Una Mustang in America costa poco, quanto un'utilitaria accessoriatada noi, parte da meno di 20.000 dollari. Ma poi che si prenda la base, la Cobra o la KR diventa difficile non personalizzarla. Nel 1965 dal prezzo iniziale di 2.368 dollari il cliente medio arrivava a spenderne altri 1.000 in optional. All'epoca il depliant recitava "concepita per essere progettata da voi", quante volte l'abbiamo sentito dopo? In Ford lo sanno che al cuore non si comanda, specialmente quando si parla di revival.
SEMAFORI VERDI E la passione, l'abbiamo visto con i nostri occhi, non rimane solo nei confini americani. Sono passati pochi giorni da quando, al semaforo di una città degli Emirati Arabi, abbiamo visto un duello tra una GT500, non ancora KR, e una celebrata sportiva europea. Non sappiamo come è andata a finire, probabilmente in contravvenzione con la polizia locale, ma nei primi metri tra fumo e ruggiti sembrava di assistere ad una lotta impari. Noi eravamo in un taxi giapponese, e ci siamo immalinconiti a pensare quanto possono essere diverse le auto, proprio come le persone.
PREZZI E TEMPI Costi e tempi della KR non sono ancora comunicati. Lecito immaginare un'aggiuntina consistente al prezzo base della GT500 nuda e cruda. Meglio sbrigarsi e mettersi in attesa, pena rimanere a bocca asciutta. O altrimenti "ripiegare" su altre muscle car come la Camaro o la Challenger, che stan tornando, anche da noi in Europa. I vantaggi della globalizzazione. A proposito di emozioni e marketing. Nel 2006 il business Ford legato alle personalizzazioni è cresciuto del 50%. Una versione speciale all'anno, per rinfocolare la passione e rimpinguare le casse: l'idea di Lee Iacocca portata da intuizione a sistema.
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1965 Mustang Shelby GT350
1967 Mustang Shelby GT500
1968 Shelby GT500 KR Cabrio
1969 Mustang Shelby GT500
1976 Mustang II Cobra II
1978 Mustang II King Cobra