La Casa dell'Ovale svela un'offensiva a tutto campo in materia di auto ecologiche. Entro il 2013 vedranno la luce ben cinque modelli elettrici o ibridi di varia natura, dal Transit alla Ford Focus della prossima generazione, passando per la C-Max.
VENGO ANCH'IO L'elenco delle Case che nel prossimo futuro si cimenteranno con modelli ibridi ed elettrici si allunga sempre più. A rimpolpare le fila si è messa anche la Ford, ultima in ordine cronologico ma pronta a sfornare un'intera gamma di prodotti con propulsione alternativa da qui al 2013. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti e tutte le esigenze, con un quintetto di proposte .
BIRRA ANCHE ALLA SPINA La macchina su cui scommettono di più quelli dell'Ovale è la nuova C-Max. Il suo progetto ha comportato un investimento nell'ordine dei 300 milioni di euro. Di questi, circa 27 sono quelli spesi per sviluppare due versioni a basso impatto ambientale sulla base della carrozzeria a cinque posti, una ibrida elettrica (con un motore termico di piccola cilindrata che ricarica le batterie assieme all'impianto frenante rigenerativo) e una ibrida elettrica ricaricabile (che in più offre la possibilità di ricarica da una fonte esterna, come una presa, con sistema plug-in).
CAPOSTIPITE Queste due versioni vedranno la luce solo tra circa tre anni, mentre la C-Max con motori termici a benzina EcoBoost e turbodiesel Duratorq TDCi arriverà sul mercato nella seconda metà di quest'anno, anche nella variante a sette posti Grand C-Max. La monovolume a porte scorrevoli sarà la prima realizzazione sulla base della piattaformaOne, che farà poi nel tempo da denominatore comune a una decina di modelli.
UNA TIRA L'ALTRA Se la C-Max sarà il piatto forte del menù ecologico della Ford, a fare da antipasto sarà invece innanzi tutto il Transit Connect elettrico, atteso già nel 2011. Nel 2012 sarà poi la volta di una derivata elettrica a batteria confezionata partendo dalla Focus prossima ventura. Bisognerà invece attendere di nuovo il 2013 per vedere su strada la quinta Ford elettrica, su cui la Casa tiene però per il momento le bocche ben cucite. A scommettere sul fatto che sia una piccola, però, non si dovrebbe sbagliare.