2,8 milioni di impulsi radar permettono alla Ford Fusion a guida autonoma di orientarsi al buio
AUTONOMA AL BUIO Si parla sempre più di auto a guida autonoma e il numero di case impegnate nei test su strada cresce praticamente a vista d’occhio. Tra queste c’è anche Ford che, utilizzando come muletto una Fusion Hybrid, ha testato una nuova tecnologia chiamata LiDAR, acronimo per Light Detection and Ranging, basata su impulsi radar che permettono all’auto di “vedere” anche in condizioni di scarsa illuminazione.
RADAR E MAPPE PER ORIENTARSI Il terreno utilizzato per i test è stato l’Arizona Proving Ground, appositamente messo in situazione di buio quasi totale: qui la Ford Fusion Hybrid ha dovuto superare una serie di test, avvalendosi sia delle classiche telecamere, sia del nuovo sistema LiDAR. Tale sistema è in grado di “sparare” 2,8 milioni di impulsi laser al secondo, così da poter “mappare” con assoluta precisione l’ambiente circostante e determinare l’eventuale presenza di ostacoli. Il LiDAR di Ford lavora in collaborazione con mappe 3D ad alta risoluzione e tutte le informazioni provenienti dai 2 sistemi vengono elaborate del “cervellone” del sistema di guida autonoma, per determinare quale rotta seguire. Per seguire i movimenti dell’auto i vari ingegneri Ford hanno inoltre dovuto indossare speciali caschi con visori notturni, simili a quelli utilizzati dai militari statunitensi.
DA 10 A 30 In questo modo l’auto a guida autonoma di Ford può viaggiare sia in condizioni di luce normale, facendo affidamento su classiche telecamere e sensori, sia quando l’illuminazione è scarsa o praticamente assente. Entro la fine dell’anno saranno 30 le Ford Fusion Hybrid a guida autonoma impegnate nei test lungo le strade di Arizona, California e Michigan.