Debutta a Pechino la Fiat Viaggio, primo prodotto torinese concepito per il mercato Cinese. Se il nome è un programma, farà strada.
PIONIERA C’è poco da discutere: è la Cina la nuova Mecca delle Case automobilistiche e, pian piano, tutte ci arriveranno. Intanto anche la Fiat si è messa in… Viaggio. Questa berlina, praticamente la sorella italiana della Dodge Dart, è il primo prodotto Fiat confezionato su misura per il mercato cinese, grazie alla joint-venture tra il marchio del Lingotto e la cinese GAC (Guangzhou Automobile Group). Dopo il debutto al salone di Pechino, andrà in vendita in estate (la produzione inizierà a fine giugno).
NEL SEGNO DEL BISCIONE Cucita addosso ai cinesi, sì, ma frutto di un cocktail italoamericano. Lunga 468 cm, larga 185, e con un passo che si ferma 271 cm, la Fiat Viaggio nasce sulla stessa piattaforma della Dart (nome in codice CUSW, che sta per “Compact US Wide”) a sua volta derivata da quella della Alfa Romeo Giulietta. Stilisticamente ricalca le forme della Dart, differenziandosi soprattutto nel frontale, normalizzato dalla calandra Fiat, un bel po’ più sobria di quella Dodge. Lo stesso dicasi per la coda dove si segnala la presenza di LED nelle luci di coda. All'abitacolo, invece, non mancherà uno schermo touch da 8,4 pollici per gestire l'infotainment (ovviamente solo negli allestimenti superiori).
MOTORI Progettata dal Centro Stile di Torino, ma costruita nell’impianto cinese di Changsha, la Fiat Viaggio - in cinese rinominata “Fei Xiang”, termine che rievoca il concetto del volo- sarà proposta con due motorizzazioni: 1.4 TJet da 120 cavalli e 1.4 TJet da 150 cavalli, entrambe disponibili sia con cambio manuale a 5 marce sia con cambio DDCT a doppia frizione a secco. Con un nome così, l’augurio di Fiat è che possa fare… tanta strada.