Prime immagini ufficiali della prima Fiat dell'era Fiat-Chrysler: una Dodge Journey rivisitata in chiave torinese. Riuscirà la Fiat Freemont a sfondare tra gli automobilisti italiani?
COPIA E INCOLLA La Dodge Journey marchiata Fiat si chiama Freemont ed è pronta a debuttare al salone di Ginevra. Figlia delle economie di scala e dell’alleanza sabaudo-yankee tra Fiat e Chrysler, americana di nome e di fatto, si presenta con qualche piccola modifica rispetto a modello da cui nasce: nelle misure, nell’allestimento e, in minima parte, anche nell’estetica. Arriverà nelle nostre concessionarie in estate con una gamma inizialmente limitata alla versione a trazione anteriore e con motori solo turbodiesel.
LIEVITATA Cosa cambia? Fuori, solamente la linea del paraurti, un po’ più sinuosa sulla Fiat Freemont rispetto alla Journey, fanali a LED e, chiaramente, la mascherina, dove al posto della croce troviamo il marchio della Casa torinese e due listelli cromati orizzontali. Cambiando lo stemma variano leggermente anche le misure in altezza e in larghezza: la Freemont infatti è larga 188 cm (5 in più) e alta 172 cm (+3), pur mantenendo la stessa lunghezza e lo stesso passo della gemella americana.
INTERNI In questo modo si possono garantire tre file di passeggeri e sette posti standard. Il bagagliaio, organizzabile a doppio scomparto e dotato di pianale di carico piatto, ha una capacità complessiva di 1461 litri, mentre nell’abitacolo non dovrebbero mancare i numerosi vani e vanetti – tanto cari agli americani – dove riporre gli oggetti più piccoli. A parte queste soluzioni votate alla comodità, sulla Freemont si attende anche un miglioramento della qualità degli interni rispetto alla Journey, missione alla quale dovrebbero contribuire sedili ergonomici, materiali soft-touch, un inedito quadro strumenti e un dispositivo di infotainment con monitor touch screen.
LISTINO A DUE PIANI La Freemont verrà venduta in due diversi allestimenti (entrambi da 7 posti) con prezzi ancora da definire. Di serie ci sono climatizzatore automatico a tre zone, sistema keyless entry, cruise control, trip computer avanzato, sistema di monitoraggio della pressione pneumatici (TMPS), fendinebbia e radio touch screen con schermo a colori e comandi al volante. Al gradino superiore del listino entrano invece cerchi in lega da 17”, la radio touch screen con schermo da 8,4”, lettore DVD e SD card, il sistema bluetooth, i sensori di parcheggio posteriori, gli specchietti retrovisori ripiegabili, l’accensione automatica dei fari, i vetri posteriori oscurati e le barre sul tetto.
MESSICO E NUVOLE Due saranno anche i motori disponibili al momento del lancio (previsto per l’estate): le varianti da 140 e 170 cavalli del 2.0 Multijet, entrambe a trazione solamente anteriore e abbinate a un cambio manuale. Successivamente verranno introdotte anche le versioni 4x4 motorizzate 2.0 Multijet da 170 CV e 3.6 benzina V6 da 276 CV (unico motore Chrysler previsto) dotate di cambio automatico. La nuova Fiat Freemont sarà prodotta nello stabilimento messicano di Toluca, lo stesso della 500 americana.