Il nuovo modello si presenta a Ginevra e sfodera un vestito d'alta sartoria firmato Pininfarina, sotto il quale nasconde una tecnologia derivata direttamente dalle monoposto di Formula Uno. Un bel compromesso tra sportività ed eleganza, con un nome che non lascia dubbi sulle sue ambizioni.
SORPRESA La nuova rossa si chiamerà anche Fiorano. Nel senso che la sigla 599 GTB anticipata a Detroit rimane ma verrà accompagnata anche dal nome della pista di Casa, a due passi da Maranello, dove la Ferrari sviluppa le sue vetture da corsa e stradali. Il resto del nome sta a indicare la cilindrata (in decimi) del V12 da 5.990 cc, direttamente derivato da quello della Enzo, mentre GTB è l'acronimo di Gran Turismo Berlinetta. Nomi e numeri da sportiva pura che tradiscono un carattere a dir poco focoso ben mimetizzato sotto il vestito elegante che le ha cucito indosso Pininfarina. Non è la Enzo, insomma, ma è pur sempre la massima espressione della capacità Ferrari di trasferire su auto stradali i contenuti tecnici di una monoposto. Una vettura con prestazioni superbe, che non rinuncia però al comfort e alla facilità di guida, talmente sofisticata da poter essere usata tutti i giorni con estrema semplicità e sicurezza.
NUMERI Stando ai numeri della scheda tecnica, la 599 è la berlinetta con prestazioni più elevate mai prodotta in Ferrari. Si parla di 620 cv di potenza massima a 7600 giri, ma con un regime massimo di rotazione di 8.400 giri, e di una potenza specifica di 103 cv/litro finora mai ottenuta su una vettura di serie con un motore aspirato di questa cilindrata. Anche la coppia è da record, con 608 Nm disponibili a 5600 giri che garantiscono una prontezza di risposta efficace a qualsiasi regime. Così come il rapporto peso/potenza di 2,7 kg/cv, ottenuto su una vettura che in ordine di marcia pesa la bellezza di 1.690 kg (1580 kg a secco).
CONFRONTI
Prestazioni capaci di spingere la Fiorano oltre i 330 km/h e di portarla da ferma a 100 km/h in soli 3,7 secondi. La Enzo, tanto per fare un paragone, dispone di 660 cv a 7800 giri, di una velocità massima superiore ai 350 km/h e di un tempo di accelerazione nello 0-100 di 3,65 sec. Con un peso a secco però di 1255 kg, molto meno della 599 GTB. Che sarà più lenta, ovvio, ma in compenso molto più facile da guidare e, soprattutto, molto più comoda, grazie anche a un comfort acustico reso più piacevole dalla riduzione delle rumorosità del motore senza per questo intaccare le caratteristiche sonore del V12. Telaio e la scocca sono in alluminio, ultima evoluzione di quanto sperimentato finora in Ferrari, mentre la posizione del motore è più spostata verso il centro, per dare maggiore equilibrio all'assetto. La 599 di fatto sostituisce la 575M Maranello e si pone senza modestia al vertice della sportività e della tecnica in fatto di berlinette.
STILE FERRARI
Come tutte le Ferrari anche la 599 punta sulla grinta, sulla riconoscibilità immeditata dei tratti essenziali, sulla sportività estremizzata. Davanti ricompare la griglia introdotta sulla 575M e sulla Scaglietti e poi scomparsa sulla F430. Della Scaglietti riprende l'andamento allungato dei fari anteriori che si estendono sui passaruota in rilievo, mentre al centro del cofano una protuberanza longitudinale evidenzia la presenza del 12 cilindri.
FARETTI D'ANTAN
Di lato il motivo principale sono la linea di cintura a cuneo, l'abitacolo arretrato e le doppie prese d'aria a filo dei passaruota anteriori e posteriori. Una per estrarre aria dal motore e l'altra per raffreddare i grossi freni. Dietro invece la grande novità sono i due montanti che si allungano fino a lambire la coda e separati dal lunotto convesso. Sempre in coda tornano i faretti tondi singoli che avevano caratterizzato le Ferrari di qualche decennio fa. Soluzioni che, sommate al particolare fondo della vettura, allo scivolo posteriore e alle pinne laterali hanno consentito alla Ferrari di ottenere un carico aerodinamico di 160 kg a 300 km/h e un coefficiente di penetrazione Cx di 0,336.
QUESTIONE DI PELLE
All'interno è il compromesso tra eleganza e sportività a caratterizzare le soluzioni adottate. L'elevato livello di sportività della Fiorano è infatti annegato in un ambiente lavorato artigianalmente ma molto lussuoso, con profusione di pellame pregiato, fibra di carbonio e alluminio sapientemente dosati per mediare al meglio tra le necessità di unire sicurezza e funzionalità con un comfort di guida di livello superiore. I sedili, realizzati appositamente per la Fiorano, sono caratterizzati da uno schienale monoscocca con fibra di carbonio per i gusci di protezione. I comandi sono in alluminio.
SUPERFAST
Sulla Fiorano fa la sua comparsa per la prima volta al mondo il cambio F1-Superfast, evoluzione del cambio F1 già disponibile sugli altri modelli Ferrari. Il risultato è un tempo di cambiata che scende al tempo record di 100 millisecondi. Tenuta e stabilità al limite sono invece garantite da un sistema di controllo (F1-TRAC) trasferito anche lui dall'esperienza maturata con le monoposto. Attraverso il monitoraggio continuo della velocità delle ruote, il sistema stima la massima aderenza possibile. Confrontandola poi con quanto memorizzato nel sistema di controllo agisce sull'erogazione del motore in modo di ottimizzare al massimo la trazione. Che migliora del 20% rispetto a un normale sistema di controllo della stabilità.
CAMPI MAGNETICI
Altro punto di forza della Fiorano sono le sospensioni aControllo Magnetoreologico (SCM) in grado di intervenire in un tempo di smorzamento praticamente nullo rispetto alle condizioni stradali e alle richieste del pilota. Due le possibilità a disposizione: Sport (guida meno impegnativa) e Race, per assicurare le massime prestazioni anche ai meno esperti. In sostanza, il fluido degli ammortizzatori modifica le proprie caratteristiche reagendo agli effetti di un campo magnetico controllato elettronicamente. Questo porta a ridurre i movimenti della vettura con miglioramenti concreti sulla tenuta di strada, che beneficia di una aderenza delle ruote sempre al massimo livello in ogni condizioni stradale. Una prima assoluta su vetture sportive ad alte prestazioni.
ASSETTI
Ma non è tutto. Un manettino sul volante, traslato anch'esso dalle monoposto di F1, gestisce la dinamica della Fiorano integrando tra loro il controllo della stabilità F1-Trac con il cambio F1-Superfast e con le sospensioni SCM. Il manettino consente al pilota di scegliere il migliore assetto possibile in funzione del fondo stradale e del tipo di guida. In base alla posizione (neve e ghiaccio, pioggia o sdrucciolevole, sport e race) i risultati della sua scelta saranno visualizzati poi con specifiche videate sul Multi-Display posto nel quadro strumenti. La Fiorano sarà visibile a Ginevra fino al 12 marzo, poi arriverà dai concessionari, dove sarà posta in vendita a un prezzo non ancora comunicato.
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