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One-off

Ferrari F12 TRS


Avatar di Luca Cereda, il 23/06/14

10 anni fa - Niente tetto e trasparenze per la F12 unica

Niente tetto e trasparenze per la F12 "targa", una Ferrari one-off realizzata dal Centro Stile del Cavallino Rampante. Si chiama Ferrari F12 TRS

PIU’ UNICA CHE RARA Tra le 90 Ferrari che scorrazzano per le strade della Sicilia impegnate nella Ferrari Cavalcade 2014, elitario raduno riservato solo ai migliori clienti di Maranello da tutto il mondo, c’è una rossa molto speciale. Anzi, diciamo tranquillamente una Ferrari unica nel suo genere, che non verrà replicata perché nasce come one off: si chiama Ferrari F12 TRS. Una F12berlinetta con carrozzeria targa richiesta apposta da un facoltoso cliente e disegnata, così come la vedete, dal team di matite del Cavallino Rampante guidato da Flavio Manzoni.

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CON LA VISIERA Definirla una F12 berlinetta scoperta sarebbe riduttivo. La base è quella della Ferrari col V12, certo, e identica è la meccanica, grazie alla quale questa Ferrari F12 TRS accelera da 0 a 100 km/h in 3,1 secondi e, ove consentito, vede i 200 km/h dopo appena 8,5 s. Eppure, per quanto tradisca con evidenza le proprie origini sin dal primo sguardo, la TRS non difetta affatto di personalità. La totale assenza di un riparo sopra la testa di chi guida la rende particolarmente estrema, così come la vetratura fasciante a mo’ di visiera, formata da un parabrezza molto inclinato perfettamente raccordato alla vetratura laterale. Più supercar della sorella coupé, sicuramente. Anche grazie a quelle trasparenze sullo scollo del cofano, che lasciano intravedere le testate del V12.

MINIMALISTA DENTRO Perfino il motivo dell’aerobridge, di natura aerodinamica ma capace di influenzare l’andamento stilistico delle fiancate, è stato reinterpretato nel disegnare la Ferrari F12 TRS. Quanto all’abitacolo, la sua concezione è addirittura radicale. Se si pensa a un’auto sportiva, per di più personalizzata ad hoc, vien facile immaginare infinite decorazioni, gadget e orpelli vari attorno a quella che già è una ricca dotazione standard; qui, invece, si va controcorrente: la cabina di comando della TRS si spoglia di tutto il superfluo, di tutto ciò che non riguarda la guida e il divertimento al volante. Addio dunque al cassetto del passeggero, ai vani portaoggetti, allo stereo, alle bocchette d’aerazione centrali e ai tappetini. E per i rivestimenti dell'ambiente, spazio a pelle, Alcantara nera e carbonio opaco. Ultimo dettaglio: nemmeno la livrea è del classico Rosso Corsa, ma di una tonalità inedita di vernice micalizzata generata dalla tecnologia multistrato.  


Pubblicato da Luca Cereda, 23/06/2014
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