Nel corso dell’assemblea annuale degli azionisti Elon Musk ha annunciato (confermato) la decisione di spostare il quartier generale di Tesla ad Austin, Texas, abbandonando la storica sede di Palo Alto, in Silicon Valley. Una scelta anticipata, nei mesi scorsi, dal trasloco di Musk in Texas, dove ha anche sede la sua pionieristica SpaceX. Al momento non esiste ancora una tabella di marcia per il trasferimento della sede dell’azienda.
LE MOTIVAZIONI I perché di questa scelta sono diversi. Il primo, come ha sottolineato lo stesso Musk, è che il costo della vita nella Bay Area di San Francisco è diventato insostenibile, e per moltissimi suoi dipendenti è impossibile comprare casa, il che li costringe a lunghi spostamenti in auto per recarsi sul luogo di lavoro. Lo scorso anno anche l’azienda di software Oracle ha abbandonato la Silicon Valley per trasferirsi ad Austin.
Tesla trasloca, ritardi di produzione per il pick-up Cybertruck
VOGLIA DI CRESCITA C’è poi un secondo motivo, di natura industriale: se l’obiettivo di Tesla è produrre sempre più auto, la fabbrica californiana di Fremont (dove vengono attualmente costruite Model S e Model X) non basta più. Musk intende aumentarne la produttività del 50% nei prossimi mesi, ma per i modelli ad alto volume (Model 3 e Model Y) occorrono impianti più grandi, come la Giga Texas attualmente in costruzione ad Austin, destinata a surclassare i volumi produttivi di Giga Shanghai.
E PER IL FUTURO? Mancano ancora tre mesi alla fine dell’anno, e nonostante la crisi dei microchipTesla ha già venduto più di 620mila automobili, battendo il record di 499.550 auto del 2020. L’obiettivo è arrivare ad almeno un milione di pezzi l’anno, ma potrebbe essere raggiunto solo nel 2023: il prossimo anno, infatti, Tesla dovrà innanzitutto risolvere i problemi di produzione delle nuove batterie 4680, che stanno causando in cascata ritardi anche per il pick-up Cybertruck.
Tesla trasloca, ritardi di produzione per il pick-up Cybertruck
PIÙ POTENTI Le nuove batterie, presentate lo scorso anno, promettono molta più potenza, un incremento di autonomia del 16% a parità di capacità, e un costo inferiore del 14%. Oltre che sul Cybertruck, le batterie 4860 avrebbero dovuto debuttare già su Model Y, che invece - almeno per ora - monta le più tradizionali 2170. Le prime batterie di nuova generazione saranno pronte forse entro la metà del prossimo anno, e questo vuol dire che la produzione del pick-up non potrà cominciare prima dell’autunno, con le consegne a inizio 2023. Anno in cui dovrebbe anche cominciare la produzione dei camion Semi e della nuova sportiva Roadster.
PRIMA LE PICCOLE Prevedibile, quindi, uno slittamento anche per i due nuovi arrivati. Del resto, su questo punto Musk è stato categorico: la precedenza va ai modelli di maggior successo come Model 3 e Model Y. Gli altri aspettino pure.