Il mercato dell’auto aspetta con ansia il ritorno degli incentivi, promesso qualche settimana fa dal Governo dopo la firma del Decreto Bollette, e che potrebbe ridare un po’ di fiato alle vendite del nuovo.
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TAGLIO DEL 30% Le ipotesi che circolano in queste ore, però, come avevamo anticipato a fine febbraio, sembrano confermare l’ipotesi di un taglio di circa il 30% sul tetto massimo del prezzo di listino (price cap) per le automobili che potrebbero beneficiare dei nuovi ecobonus. Nello specifico, ecco la situazione dei precedenti incentivi e quella ipotizzata per il 2022:
Fascia emissione CO2 | Vecchio price cap | Nuovo price cap (bozza) |
0-20 g/km | 50.000 euro | 35.000 euro |
21/60 g/km | 50.000 euro | 45.000 euro |
61/135 g/km | 40.000 euro | 35.000 euro |
Un simile taglio escluderebbe dagli incentivi fuori una parte molto consistente del listino di auto elettriche (che fino allo scorso anno, invece, vi poteva accedere). Una scelta controproducente che l’UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Auto Estere, non ha mancato di sottolineare nel corso di un’audizione alla Camera. l’UNRAE manifesta “estrema preoccupazione” per il taglio del price cap ipotizzato fino a questo momento. “Sarebbe da considerarsi estremamente controproducente”, ha dichiarato Michele Crisci, presidente dell’UNRAE. “Per la concorrenza, perché escluderebbe un gran numero di player dagli incentivi, ma anche per i consumatori, che avrebbero una minore scelta di prodotto, e anche per l’Erario, che a parità di incentivi avrebbe minori incassi dall’IVA”. Senza considerare da ultimo l’ambiente: si venderebbero meno automobili elettriche, “rallentando il processo di transizione ecologica in atto”.
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LA RICHIESTA AL GOVERNO Crisci si è detto particolarmente preoccupato per questo taglio: “una misura che, oltre a presentare profili di dubbia legittimità, potrebbe avere impatti molto negativi sullo sviluppo della mobilità a zero emissioni, e che non porterebbe alcun vantaggio ai consumatori, ma solamente ad alcuni produttori”. La richiesta fatta al Governo è quindi “mantenere la preesistente soglia dei prezzi di listino per la fascia 0-20 g/km CO2”.
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LE AUTO ESCLUSE Con la precedente tornata di incentivi, potevano accedere al bonus statale le auto elettriche con prezzo di listino inferiore a 50mila euro + IVA, pari a 62mila euro. Con il taglio proposto adesso, potrebbero accedervi solo quelle con un prezzo non superiore a 35mila euro + IVA, pari a 42.700 euro.
MODELLI ESCLUSI DALL'IPOTESI DI INCENTIVI 2022
- Audi Q4 e-tron (tutti i modelli)
- BMW i3 (tutti tranne il modello base 120 Ah)
- BMW i4 (tutti i modelli)
- Ford Mustang Mach-E (tutti i modelli)
- Kia EV6 (tutti i modelli)
- Lexus UX (tutti i modelli)
- Mercedes EQA (tutti i modelli)
- Mercedes EQB (tutti i modelli)
- Renault Megane E-Tech Electric (tutti i modelli)
- Skoda Enyaq (tutti i modelli tranne il base)
- Tesla Model 3 (tutti i modelli)
- Tesla Model Y (tutti i modelli)
- Volkswagen ID.4 (tutti i modelli)
- Volkswagen ID.5 (tutti i modelli)
- Volvo XC40 Recharge (tutti i modelli)
- Volvo C40 Recharge (tutti i modelli)
MODELLI CHE BENEFICIANO DELL'IPOTESI DI INCENTIVI 2022
- Citroen e-C4 (tutti i modelli)
- Cupra Born
- Dacia Spring
- DS3 Crossback e-tense (solo i primi due allestimenti del listino)
- Evo 3 Electric
- Fiat Nuova 500 (tutti i modelli)
- Honda e
- Hyundai Ioniq (solo modello base)
- Hyundai Kona Electric (solo modello con batteria da 39 kWh)
- Kia e-Soul (solo modello con batteria da 39 kWh)
- Mazda MX-30
- MG ZS EV
- MG Marvel R (solo il modello base)
- Mini Full Electric
- Nissan Leaf
- Opel Corsa-e
- Opel Mokka-e
- Peugeot e-208
- Peugeot e-2008
- Renault Twingo Electric
- Renault Zoe
- Smart EQ fortwo
- Smart EQ forfour
- Volkswagen ID.3 (solo il modello base)