QUANTUM FORCE, MOTORE ELETTRICO DELL'ALTRO MONDO
Non trascorre giorno senza che il motore elettrico non corregga il tiro e sposti l'asticella un po' più in alto. Che da un rotore a batterie si possa estrarre un alto grado di potenza, non è certo una sorpresa: via via più numerose sono le testimonianze della concorrenza sempre più pressante dell'elettrico verso i motori a combustione interna, vedi le varie drag race che si sussegguono sul web, e di cui i bolidi Tesla sono i principali attori. E a proposito di gare di accelerazione: l'ora è matura, ormai, per il dragster elettrico. Mutazione genetica della quale il missile testato dalla factory australiana HyperPower Technologies si candida come inquietante archetipo. Quattro motori da 1.340 cv ciascuno, quindi un output combinato di 5.360 cv. Toc, toc: permesso?
Dall'Australia, un dragster elettrico che fa 0-200 km/h in 0,8 secondi
ELETTRO-ESAGERAZIONI Si chiama Quantum Force, e più che un propulsore è una centrale elettrica che illuminerebbe una città intera. Di dimensioni relativamente compatte (430 mm di diametro), questo esercizio di tecnologia è pensato per impieghi multipli, dal settore auto a quello aerospaziale, passando per altre modalità di spostamento rapido, come ad esempio l'Hyperloop, il treno supersonico. Per sladinare le sue proprietà chimico-fisiche, i suoi ingegneri intanto ne hanno caricato quattro unità a bordo di un esemplare di vettura dragster. Ora, tenetevi forte. Gli strumenti avrebbero misurato un'accelerazione 0-200 km/h in 0,8 secondi, cioè il tempo che un dragster categoria ''Top Fuel'' (la classe regina) impiega per coprire lo 0-100 mph (cioè da 0 a 124 km/h). Tombola. Le 330 miglia orarie (531 km/h) vengono raggiunte in 3,7 secondi, la velocità di punta è di 380 mph. Equivalgono a 611 km/h. Venisse omologato, questo razzo terra-terra che arriva dall'altro mondo riscriverebbe i record di specialità. E a bordo pista, non sarebbe più necessario tapparsi le orecchie per il frastuono. Ne seguiremo le gesta.