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DR5 i-Integrale


Avatar Redazionale, il 26/06/09

15 anni fa - Il podio nella hit parade delle crossover sembra quasi andare stretto alla tuttoterreno italo-cinese, che ora gioca anche la carta delle quattro ruote motrici per sedurre altri clienti. Il vero asso nella manica restano comunque dotazioni e prezzi.

Il podio nella hit parade delle crossover sembra quasi andare stretto alla tuttoterreno italo-cinese, che ora gioca anche la carta delle quattro ruote motrici per sedurre altri clienti. Il vero asso nella manica restano comunque dotazioni e prezzi.

A(T)TRAZIONE INTEGRALE Archiviato un mese di maggio da incorniciare, nel quale è stato registrato un nuovo record di vendite, la DR cavalca l'onda del successo e sfrutta il traino mediatico dello spot con Anna Falchi per lanciare sul mercato la versione Integrale della DR5. In questo modo si allarga la gamma della crossover italo-cinese, che negli ultimi tempi ha messo le radici sul podio delle best-seller del segmento. Ora l'obiettivo è di fare ancora meglio, giocando come sempre sull'ottimo rapporto tra dotazioni e prezzo e in barba al fatto che la rete commerciale sia appena al 40% del suo potenziale, ben lontana dall'obiettivo di 100 concessionarie fissato per il lungo periodo.

RAFFICA DI NOVITA' A dare manforte alle vendite della DR a settembre arriverà anche la versione a tre porte, chiamata DR3, cui faranno da damigelledue utilitarie, la tascabile DR1 e la più versatile DR2, già protagoniste al Motorshow di Bologna e al Salone di Ginevra. Tornando con i riflettori sulla DR5 Integrale, si scopre che il suo look resta assolutamente identico a quello della gemella a due ruote motrici. La linea è quindi quella ispirata alla penultima Rav4, per un colpo d'occhio appagante e alla fine che non ha molto del "vorrei ma non posso".

PISTONI… A MANDORLA Le primizie si concentrano tutte sotto il cofano e sotto il pianale. A spingere la DR5 Integrale c'è infatti un due litri Acteco, marchio della cinese Chery, accreditato di 128 cv a 5.500 giri e di 174 Nm a 4.500 giri. Il reparto trasmissione conta su un cambio manuale a cinque marce e su un sistema di trazione integrale permanente a controllo elettronico. Lo schema, realizzato dalla Borg Warner, prevede che in condizioni normali la forza motrice sia inviata alle solo ruote anteriori. Alla prima avvisaglia di slittamento, una parte della coppia può finire alle ruote dietrofino ad ottenere in condizioni estreme una ripartizione 50-50.

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ANCHE A GPL E METANO La DR5 Integrale promette una velocità massima di 180 km/h, un tempo di 12,5 secondi nello 0-100 e una percorrenza media di 12,5 km/litro. La potenza e le prestazioni scendono un pochino se si sceglie una variante a doppia alimentazione. Facendo funzionare il motore a gpl, potenza e coppia sono nell'ordine di 126 cv e 173 Nm, lo scatto 0-100 richiede 13 secondi e la velocità massima si ferma a 175 km/h. La percorrenza media peggiora fino a 9,5 km/litro ma la cosa è più che compensata dal minor costo del carburante (circa 0,65 euro/litro). Lo stesso discorso vale anche nel caso del metano, del quale occorre un chilo (che costa 0,90 euro, cent più cent meno) ogni 17,9 km. Il risparmio consente di chiudere un occhio sul rendimento stradale ottenuto con 110 cv e 150 Nm: 170 km/h e 13,5 secondi sono comunque dati accettabili.

C'E' TUTTO… O QUASI A fare da denominatore comune a tutti i sistemi di alimentazione è un'unica dotazione di serie, ricchissima. Dell'equipaggiamento standard fanno parte tra le altre cose i sedili rivestiti in pelle e riscaldabili, il climatizzatore, i fendinebbia, i cerchi in lega da 16", l'antifurto, il tetto apribile e la vernice metallizzata. L'unica lacuna importante dell'allestimento è l'impossibilità di avere il controllo elettronico della stabilità, cosa più che mai utile nel caso di una crossover, con il baricentro quindi alto.

LOW COST Quanto infine ai prezzi, grazie al largo impiego di componenti made in China, si parla di cifre stracompetitive. Per la DR5 Integrale si parte da 18.830 euro, che diventano 17.830 in virtù di una campagna promozionale della Casa estesa a tutte le versioni. In caso di rottamazione di un'altra auto, per la stessa cifra si può così portare a casa un esemplare a doppia alimentazione, benzina-gpl, che diversamente costerebbe 1.500 euro in più. La variante a benzina/metano parte infine da un listino di 21.330 euro, che diventano 20.330 con il citato sconto e ai quali occorre sottrarre gli ulteriori 1.500 euro dello Stato per un conto finale di 18.830 euro.


Pubblicato da Paolo Sardi, 26/06/2009
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